Rifondazione: con Massimo Scalia perdiamo un ambientalista coerente

Rifondazione: con Massimo Scalia perdiamo un ambientalista coerente

Apprendiamo con grande tristezza la notizia inaspettata della morte improvvisa di Massimo Scalia, un compagno che ha fatto la storia dell’ambientalismo e dell’ecopacifismo in Italia. Massimo Scalia mise le sue competenze scientifiche al servizio dei movimenti sociali e ambientali. Se l’Italia è stato il primo paese a uscire dal nucleare è anche grazie all’impegno di Massimo Scalia che insieme Gianni Mattioli fu una delle più autorevoli voci del movimento antinuclearista. Massimo Scalia veniva dai movimenti della ‘nuova sinistra’ degli anni ’70, era stato tra i fondatori di Legambiente, dei Verdi e anche parlamentare. Lascia anche una lezione di militanza politica come impegno e servizio. In anni recenti aveva scritto un libro intitolato ‘La rivoluzione’ sul disorientamento della sinistra e svolgeva attività di volontariato nella scuola popolare di AltraMente. Per l’Italia ambientalista e democratica è una grande perdita. Alla sua famiglia il più sentito cordoglio del Partito della Rifondazione Comunista.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Elena Mazzoni, responsabile ambiente
Roberto Musacchio, comitato politico nazionale
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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