In marcia l’8 dicembre in Valsusa per una giornata di lotta e di resistenza contro il Tav

In marcia l’8 dicembre in Valsusa per una giornata di lotta e di resistenza contro il Tav

 

di Ezio Locatelli*

Quest’anno l’8 dicembre in Valsusa, più che mai, non sarà solo una ricorrenza – la memoria della vittoriosa sollevazione popolare del 2005 a Venaus – ma una giornata di lotta e di resistenza contro la linea ad alta velocità Torino-Lione. Un progetto costosissimo, devastante, inutile, come comprovato da decine e decine di studi, da decine e decine di esperti. Da qui la strenua opposizione della popolazione, che dura da più di trent’anni. Un progetto che risponde grandemente alla filiera degli interessi finanziari, affaristici, speculativi che ruotano intorno alla realizzazione delle grandi opere.

Il Tav Torino-Lione è un’opera la cui realizzazione è stata concepita sulla base di carte truccate, un’opera foriera di grande sperpero di denaro pubblico, insostenibile alla luce di qualsiasi valutazione costi/benefici. Un’opera sbagliata che è la metafora per eccellenza dell’Italia in questa fase, del suo degrado economico, morale e politico, della scandalosa commistione tra politica e affari. Un progetto altresì autoritario, che ha portato in questi tre decenni alla militarizzazione del territorio, a centinaia e centinaia di denunce ed arresti, a sgomberi, sequestri ed espropri di aree rilevanti dal punto di vista ambientale, storico, architettonico, paesaggistico. Ultimo, in ordine di tempo, il sequestro di due presidi NoTav storici quello dei Molini e di San Didero, avvenuti appena qualche giorno fa, contestualmente alla denuncia di una sessantina di attivisti e all’allargamento del cantiere sfascia tutto di Chiomonte.

La linea adottata dallo Stato, dal Governo, nonché alle varie forze di centrodestra e centrosinistra, continua ad essere quella della devastazione e della repressione. Una linea bellicista, miope e feroce, che lungi dall’aver fiaccato il movimento ne ha rimotivato e rafforzato ragioni, lotte, protagonismo conflittuale.  L’8 dicembre saremo in Valsusa, come abbiamo fatto in tante occasioni e per tanti anni, a sostegno di una lotta che parla a tutto il Paese, a tutti i movimenti di resistenza sociale e di cambiamento che sono presenti a livello nazionale. Non c’è possibilità di conquistare diritti sul terreno della giustizia sociale e ambientale se non stando sul piano della lotta, della partecipazione e del protagonismo sociale. L’appuntamento è a Susa alle ore 13. Da lì partirà la marcia popolare NoTav in direzione di Venaus. Rendiamo bella questa giornata con una partecipazione numerosa e combattiva.

            *segreteria nazionale Rifondazione Comunista,

                                                    coordinamento nazionale provvisorio

                                                                   Unione Popolare


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