Rifondazione, 25 novembre: c’è ancora domani?

Rifondazione, 25 novembre: c’è ancora domani?

Aderiamo e invitiamo a partecipare alle due manifestazioni nazionali del 25 novembre, TRANSFEMMINISTƎ INGOVERNABILI CONTRO LA VIOLENZA PATRIARCALE, a Roma e a Messina.

“Non dimentichiamo che è del fascismo questo slogan: Famiglia e sicurezza”. Con questa frase di Carla Lonzi le transfemministe di Non Una di Meno invitano a scendere in piazza: parole che purtroppo risultano attuali, dopo anni di regressione alla famiglia eteropatriarcale e ad una concezione securitaria dello Stato e il culmine negativo rappresentato dal governo Meloni.

Oltre a questo piano istituzionale esiste la violenza quotidiana subita da donne, persone lgbtqia+, con disabilità, persone razzializzate, migranti e seconde generazioni, sex workers e detenutə. Si alimenta inoltre un’ulteriore onda regressiva, complici i media asserviti, che spettacolarizzano la violenza e colpevolizzano sempre la vittima, non lasciando spazio a considerazioni e analisi sul sistema patriarcale che genera le violenze.

Sentiamo non solo l’esigenza di essere in piazza con le compagnə transfemministə, portatrici in questi anni di analisi e pratiche che hanno nutrito il nostro dibattito e la nostra politica, ma soprattutto desideriamo continuare un percorso di ascolto e partecipazione alle lotte femministe. Certe che la possibilità di un rovesciamento marxista dei rapporti di classe sia sempre di più inscindibile da una prospettiva di rivolta femminista globale.

Silvia Conca, Responsabile Politiche Lgbtqi e intersezionalità, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Eleonora Galli, Responsabile Dipartimento Politiche di Genere, esecutivo Giovani Comuniste/i
Paola Guazzo, Comitato Politico Nazionale, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Elena Mazzoni, Segretaria Federazione Roma, Segreteria nazionale, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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