Prime considerazioni sul voto in Provincia di Trento: contribuiamo in maniera determinante ad eleggere il nostro candidato presidente Degasperi , pur con un risultato non esaltante della lista Unione Popolare

Prime considerazioni sul voto in Provincia di Trento: contribuiamo in maniera determinante ad eleggere il nostro candidato presidente Degasperi , pur con un risultato non esaltante della lista Unione Popolare

La coalizione “Onda Popolare”, composta da Onda, Unione Popolare, La me val Primiero, Vanoi Mis, è riuscita a far eleggere il proprio candidato, Filippo Degasperi, l’unico eletto dell’unica forza al di fuori delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra presente in Consiglio provinciale.
Questo è il dato positivo.
Maurizio Fugatti, Presidente uscente leghista, com’era prevedibile, ha vinto con oltre il 51% dei voti.
Purtroppo però il nostro risultato, 0,48%, è stato, benché determinante per l’elezione di Degasperi, al di sotto delle nostre aspettative. Le ragioni che possiamo individuare di questo magro risultato, oltre all’attrazione del voto utile per battere Fugatti, che ha convinto anche una parte del nostro potenziale elettorato – Fugatti che ha tagliato i finanziamenti alle associazioni impegnate nell’accoglienza dei migranti, tutte peraltro bacino elettorale del PD, erede in Trentino di una fetta consistente della DC aggiornata ai tempi mutati – è stata la presenza di Marco Rizzo, Democrazia sovrana e popolare. Questa lista si è presentata con una retorica anti sistema ed è stata punto di riferimento dei No vax, che in Trentino hanno continuato a mobilitare e riunire persone molto dopo la fine della pandemia e a manifestare ogni sabato nelle vie del centro storico.
Rizzo ha anche recitato la parte del reduce che ritorna alla sua amata terra, dove aveva fatto l’alpino e della quale conserva ricordi e conoscenza. La sua lista ha convogliato voti da destra e da sinistra, riedizione aggiornata del massimalismo del primo Novecento.
Tuttavia Rizzo si è attestato al di sotto della soglia utile per poter entrare.
Va poi presa in considerazione la scarsa visibilità mediatica che ci è stata data, essendo in questo caso la campagna concentrata tutta sul candidato Presidente e di conseguenza maggiormente sulla sua lista.
Non sono poi mancati gli attacchi diretti a Filippo Degasperi, messo in cattiva luce agli occhi di nostri potenziali elettori in quanto non proveniente dalla nostra storia politica. Resta comunque evidente che Unione Popolare ha bisogno di essere conosciuta molto di più di quanto non lo sia oggi, sia con l’attività politica quotidiana, su questioni che riguardano i bisogni fondamentali delle persone, sia tramite il livello politico nazionale e quello mediatico.
In questo senso l’anno che è trascorso dalle elezioni politiche a tutt’oggi non ha prodotto grandi progressi.
La costruzione di un orizzonte di valori, di appartenenza comune, di coscienza critica per una nuova sinistra di classe e di alternativa al bipolarismo, per la quale si batte il PRC anche qui in Trentino, resta la cosa più difficile da realizzare e dai tempi più lunghi.
Per ora l’elettorato va conquistato o riconquistato in ogni tornata elettorale.
Ci sarebbero poi altre considerazioni da fare, come prendere atto della sfiducia dilagante nella politica come fattore di cambiamento della propria condizione esistenziale, che gli attuali sistemi elettorali basati sul bipolarismo, hanno ampiamente prodotto.
L’affluenza al voto infatti, è stata ai minimi storici in Trentino, al 58%.
Detto questo lavoreremo al nostro interno per ridare fiducia ai nostri compagni e alle nostre compagne perché nei momenti più duri e difficili è più necessaria la ripresa dell’impegno e della lotta.
Onda, la lista civica di Filippo Degasperi, con il suo 2,45%, ha ricevuto il meritato riconoscimento a chi dalle istituzioni e dal territorio, ha fatto battaglie di denuncia delle infiltrazioni mafiose nelle cave di porfido della Valle di Cembra, è stato accanto ai lavoratori in sciopero della SICOR, industria metalmeccanica, delle lavoratrici minacciate di delocalizzazione del CUP della sanità trentina, si è battuto contro i vitalizi, contro la chiusura di reparti di ospedali, come quello di psichiatria ad Arco, contro gli sfratti per morosità incolpevole, battaglie che ci hanno visti presenti anche noi ma con molta minore, se non nulla, visibilità, mancandoci del tutto quella istituzionale.
Tutte queste battaglie condotte da Degasperi dopo essere stato espulso dal Movimento 5 Stelle ed aver fondato Onda.
Ci auguriamo di poter continuare a lottare insieme a partire dal nostro orizzonte più ampio di comunisti e comuniste, di anticapitalisti e anticapitaliste.
Chiudo con le parole di Degasperi di un’intervista riportata dal quotidiano locale “ ilT ”: “Credo che, visto il risultato positivo e il contributo significativo arrivato dagli alleati, si possano porre le basi per una prospettiva politica interessante”, anche perché, dice pure Degasperi “non siamo andati ad affabulare gli elettori con chissà quali promesse, abbiamo mostrato quello che abbiamo fatto concretamente in questi anni. Un lavoro fatto da tutte le forze della coalizione, anche La me val del Primiero e Unione Popolare, senza le quali non sarei stato eletto”.

Giuliano Pantano, segretario provinciale PRC del Trentino


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