Acerbo (Prc-UP): mantenere mercato tutelato, governo Meloni tradisce cittadini
Pubblicato il 24 ott 2023
La mancata proroga del mercato tutelato per elettricità e gas è una pugnalata del governo Meloni ai cittadini. I dati sono inequivocabili: con il mercato tutelato gli aumenti delle bollette sono più contenuti rispetto al cosiddetto mercato libero. Per questo Rifondazione Comunista chiede non solo una proroga ma di abolire la norma che impone di passare tutti sul mercato libero entro il 10 gennaio del 2024.
Il governo Meloni si rimangia le promesse di proroga e invece si inchina alle società private e ai diktat dell’Unione Europea. Il loro sovranismo è una barzelletta. La fine della maggior tutela condanna cittadine/i a essere derubati da società private in nome di una falsa ideologia del mercato. Tutti sanno che poi alle chiacchiere sul mercato segue il cartello per spennare i cittadini. Gli stessi esponenti della destra hanno ammesso che la maggior tutela garantisce i cittadini dagli aumenti spropositati derivanti da operazioni speculative.
L’opposizione che oggi strilla dovrebbe fare autocritica per non aver cancellato la norma e aver proceduto per proroghe.
Ora la destra fa peggio e salta pure la proroga.
Dati alla mano è verità incontestabile che la previsione neoliberista di lasciare cittadini in balia della speculazione è inaccettabile.
Si apra lo scontro con Bruxelles e si lasci ai cittadini la possibilità di essere protetti dalla maggior tutela.
I lavoratori e le famiglie hanno diritto a un modello energetico giusto e sostenibile che funzioni per garantire i loro bisogni non per aumentare gli extraprofitti delle società energetiche e dei loro azionisti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del partito della Rifondazione Comunista. coordinamento di Unione Popolare
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