Colpo di stato in Niger.

Colpo di stato in Niger.

Soumaila Diawara*

 

Gli avvenimenti in Africa, a cui stiamo assistendo, sono le conseguenze dell’omertà e del silenzio di tutta l’Europa sulle nefandezze della Francia, del Belgio e dell’Inghilterra nel continente, oltre che di quanto fatto dalle multinazionali di tutto l’occidente. Il colpo di Stato in Niger non deriva da Wagner, così come descritto, ma dalle solite dinamiche politiche africane, dal gioco di potere alle poltrone da spartire. Si sapeva da molto che sarebbe accaduto un colpo di Stato se le decisioni del Presidente si fossero dimostrate veritiere, come venivano riportate da alcuni giornali africani da mesi. Dal momento in cui si sospettava l’infedeltà del Comandante dell’esercito, nei confronti della guardia presidenziale nigerina, questa si era scavata la fossa da sola. La decisione del Presidente di sostituirlo era la conferma della sua fine e il comandante ha anticipato le mosse del Presidente come era previsto. Insomma, un film già visto non solo in Niger, che detiene il record di colpi di Stato in Africa, ma in generale. Il Niger è un paese dove la multinazionale francese Orano da più di 50 anni estrae l’uranio per alimentare le proprie centrali nucleari. Negli ultimi anni, le estrazioni sono passate da 40 a 3.000 tonnellate annuali. L’ultimo accordo è stato firmato lo scorso maggio, prevede lo sfruttamento della miniera Somaïr per i prossimi 25 anni. Oltre all’uranio il Niger è uno dei primi produttori d’oro in Africa, nello stesso tempo è uno dei paesi più poveri al mondo dove il 70% della popolazione fa fatica a garantirsi due pasti al giorno. Un paese 7 volte più grande l’Italia in gran parte ormai desertificato anche a causa del cambiamento climatico. L’inquinamento provocato delle multinazionali sta togliendo ogni possibilità di sopravvivenza a contadini, allevatori e pescatori. Un paese in cui la maggior parte delle persone non può permettersi di frequentare la scuola, accedere ad una sanità pubblica, dove le persone muoiono di malaria perché non hanno 5 euro per recarsi in ospedale. Il Niger è un paese molto ricco di risorse e strategico in termini di geopolitica e fa gola alle potenze imperialiste. Negli anni Novanta venne assassinato il presidente Bari Mania Sara, che tentò di nazionalizzare le risorse del Paese per garantire una vita dignitosa ai suoi cittadini. Oggi vengono dipinti i manifestanti come se fossero dei selvaggi per il loro dissenso contro le politiche imperialiste francesi ma se non analizziamo le cause, si farà semplicemente propaganda senza entrare nelle prospettive africane. È ovvio che le potenze mondiali si comportino sempre così, che sia in termini militari che economici, tentando di entrare in ogni singolo paese per sfidare le potenze avversarie. Pensare che i nigerini ce l’abbiano con l’Occidente è sbagliato come analisi. È una visione eurocentrica. I nigerini sono contro le politiche micidiali della Francia che sta strangolando il paese. Quante ambasciate occidentali ci sono in Niger? Quasi di tutti i paesi dell’Occidente. Non vi sembra chiaro che sono andati soltanto davanti a quella francese, superando tutte le altre. L’occidente per non può continuare a fingere sulla questione africana, dovrebbero cominciare anche a preoccuparsi seriamente delle condizioni della popolazione dei paesi sfruttati.

* Scrittore, Comitato politico nazionale, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea


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