SCARICATI CON UN SMS? SCARICA IL GOVERNO E PRETENDI IL REDDITO. Rifondazione Comunista Roma sotto sede INPS Tuscolano il 3 agosto ore 11:00

SCARICATI CON UN SMS? SCARICA IL GOVERNO E PRETENDI IL REDDITO. Rifondazione Comunista Roma sotto sede INPS Tuscolano il 3 agosto ore 11:00

Rifondazione Comunista Roma sarà in piazza, giovedì 3 agosto alle ore 11:00, insieme ai cittadini ed alle cittadine che il Governo Meloni ha gettato nella povertà più assoluta con un SMS.
Invitiamo movimenti, sindacati, forze politiche, associazioni, ad unirsi a noi sotto la sede INPS Roma Tuscolano
Via Umberto Quintavalle, 32 e a mobilitarsi in ogni modo, dentro e fuori il Parlamento, perché il Governo non cancelli una misura così importante in un Paese già duramente colpito da 13 anni ininterrotti di crisi.
Con la sospensione del Reddito di Cittadinanza, comunicata via Sms venerdì scorso a 169 mila famiglie, e a queste se ne aggiungeranno altre a cui l’SMS non è ancora neppure arrivato, il governo Meloni mette l’acceleratore sulla sua guerra ai poveri e a chi vive di lavoro precario e sottopagato.
La città di Roma è la seconda in Italia dopo Napoli per numero di sospensioni già comunicate e sono previste altre 80 mila comunicazioni a livello nazionale fino a settembre.
Un attacco diretto ai tantissimi che in questo Paese non trovano un lavoro data la disoccupazione strutturale o che in questi anni sono stati costretti a lavorare per salari sottopagati o a nero.
Il problema non è il reddito, ma il mondo del lavoro.
Siamo stanch* della narrazione per cui i/le percettori/trici di reddito sarebbero scansafatiche.
La verità è che in Italia ci sono contratti regolari, firmati dai sindacati confederali, che prevedono paghe da fame.
Questo non è lavoro è sfruttamento.
E viviamo in un Paese in cui i salari sono diminuiti negli ultimi trent’anni a causa di politiche di centro-destra e centro-sinistra.
È il momento di mobilitarsi di fronte a un esecutivo che sceglie di fare pagare questa crisi a chi non arriva a fine mese.
Il governo Meloni mentre toglie 2 miliardi e mezzo sul reddito, mentre continua a dare oltre 21 miliardi alle imprese, aumenta la spesa militare per la guerra che nel 2023 raggiungerà 27.7 miliardi (+ 800 milioni dal 2022) e legittima un’evasione fiscale che nelle stime raggiunge la cifra attorno ai 100 miliardi all’anno.
In continuità con le proteste a Napoli nei giorni scorsi, mobilitiamoci e organizziamoci contro la sospensione del reddito e per la dignità del lavoro, continuando la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per un salario minimo di 10 euro l’ora
Tifiamo rivolta!

Elena Mazzoni, segretaria federazione Roma-Castelli-Litoranea. Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea


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