
Acerbo (Prc-UP): caro Boeri anche le badanti vanno retribuite dignitosamente
Pubblicato il 26 lug 2023
Immancabile dopo Fornero arriva Tito Boeri a spiegarci che il salario minimo non va bene. Sarebbero troppi 9 euro lordi. Pensate che noi di Unione Popolare ne chiediamo 10 con una legge di iniziativa popolare su cui abbiamo già raccolto 20.000 firme nonostante il silenzio mediatico sull’iniziativa.
Non si capisce perchè una badante non debba essere retribuita dignitosamente. Il rischio del lavoro nero c’è sempre ma si contrasta con i controlli e le sanzioni non con le paghe da fame. Se il lavoro sottopagato fosse un antidoto al lavoro nero non avremmo percentuali così alte nel nostro paese.
La cifra di 9 euro che era stata proposta 5 anni fa dalla ministra Catalfo è fin troppo bassa considerato quanto hanno inciso sul potere d’acquisto l’inflazione e il caro bollette.
L’esempio che fa Boeri però è utile a chiarire uno dei rari casi in cui si giustificherebbe un contributo con denaro pubblico all’innalzamento del salario.
Noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare riteniamo sbagliatissima e ingiusta la proposta delle opposizioni parlamentari che prevedono di mettere a carico della fiscalità generale gli aumenti derivanti dall’approvazione di una legge. Non si capisce perchè non debbano essere le imprese a pagare.
Si può prevedere un intervento di welfare a sostegno di persone e famiglie entro una determinata soglia di reddito per quanto riguarda gli aumenti relativi alle badanti.
In questo caso ci sarebbe una motivazione sociale e anche di lotta contro il lavoro nero.
Aggiungo che il salario minimo va indicizzato all’inflazione altrimenti si rischia che dopo qualche anno ristagni a livelli da fame.
A Boeri diciamo che nessuno dovrebbe lavorare per meno di 1700 euro lordi al mese che non sono poi mica una grande cifra.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. Coordinamento di Unione Popolare
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