Meloni in Spagna perde Vox

Meloni in Spagna perde Vox

Salutiamo con gioia la rimonta con cui le nostre compagne e i nostri compagni della sinistra spagnola, basca e catalana hanno fermato l’avanzata data per certa dell’estrema destra.
Esce sconfitta anche Giorgia Meloni che si è spesa in prima persona a sostegno dei suoi camerati razzisti, omofobi e fascisti di Vox.
Un contributo fondamentale, non solo elettorale ma politico, arriva dalla coalizione della sinistra radicale Sumar guidata dalla ministra comunista del lavoro Yolanda Diaz. 
Da anni la sinistra radicale si è battuta, anche in forme diverse ma sempre unitarie, per favorire il cambio delle condizioni sociali del Paese. Vero antidoto alle destre reazionarie.
Lo ha fatto  quando il Psoe consentiva con la sua astensione il governo del PP,  facendo saltare la logica dell’accordo con i neoliberisti di Ciudadanos, ora scomparsi.
Lo ha fatto al governo imponendo misure importanti sul lavoro e sui diritti a un Psoe recalcitrante.
Da Unidas Podemos a Sumar si è tenuta la barra della unità e della radicalità pur essendoci fisiologici contrasti.
Ora viene riproposto un governo di coalizione PSOE Sumar sostenuto da indipendentisti ma il PSOE lo accetterà eventualmente solo obtorto collo.
Intanto si è dimostrato che solo se si fanno scelte programmatiche proposte da sinistra radicale si bloccano le vecchie e nuove destre.
Solo una sinistra radicale, autonoma, plurale e unita può contrastare la tenaglia del voto utile e ricostruire speranza di cambiamento.
Intanto Meloni perde Vox e possiamo tirare un sospiro di sollievo.
 
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista
Eleonora Forenza, segretariato Sinistra Europea
Yolanda Diaz con il regista Pedro Almodovar

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