Rifondazione: Conferenza internazionale su migrazione e sviluppo, dal blocco navale si passa a quello delle frontiere

Rifondazione: Conferenza internazionale su migrazione e sviluppo, dal blocco navale si passa a quello delle frontiere

La dichiarazione della “Conferenza internazionale su migrazione e sviluppo”, di domenica a Roma, al di là di frasi prive di sostanza, afferma l’impegno maggiore per il contrasto agli ingressi forzatamente illegali per scelta dei governi. Venti i Paesi partecipanti, i cui governi, in gran parte, non offrono, reali garanzie democratiche o sono dittature. Quello che si vuole avviare è il “Processo di Roma”, con la benedizione UE di Ursula Van der Leyen, che si traduce in investimenti europei e dei Paesi del Golfo che dovrebbero portare pace e sviluppo, in cambio della disponibilità dei Paesi di transito ed emigrazione a “fermare i trafficanti”, ovvero blindare le frontiere e limitare, con ogni mezzo, alle persone non “utili all’economia” di entrare in Europa. Non basta dichiarare che saranno aumentati gli ingressi regolari in UE, a cui sono contrari altri Stati membri, non invitati alla Conferenza. Gran parte delle risorse saranno impiegate a esternalizzare le frontiere. Al punto che i rappresentanti tunisino e libico, hanno dichiarato indisponibilità a divenire “paesi di contenimento” dall’Africa Sub Sahariana. Giorgia Meloni ha parlato di diritti, di protezione, di garanzie, salvo poi ribadire l’inviolabilità dei confini. La bufala del blocco navale è stata ormai accantonata, si prosegue sulla linea dell’esternalizzazione delle frontiere che è condivisa da Commissione.Durante la Conferenza, alcuni giornali hanno mostrato la foto straziante di una madre morta con sua figlia nel deserto, abbandonate come scarto umano. Morti che, come quelle in mare, sono la normalità. Più che il “Processo di Roma”, sarebbe ora che da noi, si celebrasse il giusto processo, ai colpevoli di una strage infinita. Sono tanti gli imputati, alcuni si definiscono anche di sinistra, ma il migranticidio li accomuna.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, Resp nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare


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