Unione Popolare: oggi al Twiga per salario minimo e dimissioni Santanchè

Unione Popolare: oggi al Twiga per salario minimo e dimissioni Santanchè

Un centinaio di attiviste/i dei Giovani Comunisti, Rifondazione, Pap e Unione Popolare hanno manifestato oggi davanti al Twiga, la concessione di Briatore e del compagno della ministra Santanche’, come in decine di altre localita’ turistiche contro il lavoro povero e a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.

I manifestanti hanno gridato slogan e cori contro la ministra Santanche’, il presidente del Senato La Russa e il governo: “Daniela paga gli stipendi”, “”Daniela paga le tasse”, :La Russa caccia la sim”, “Il lavoro va pagato, sotto 10 euro e’ caporalato”.

Due grandi striscioni recavano le scritte “10 e’ il minimo” e “Santanche’ dimissioni”.
Presente il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo per il coordinamento di Unione Popolare.

Acerbo e’ intervenuto al megafono criticando il governo per il taglio del reddito di cittadinanza, l’assenza di misure contro l’inflazione, di controllo dei prezzi e delle bollette, il no a una legge per il salario minimo che c’e’ in tutta Europa.

“Il Twiga e’ un luogo simbolo di questa borghesia cafonal che ha cavalcato il razzismo con lo slogan prima gli italiani, ma in realtà intendevano prima i ricchi. La ministra Santanché va in giro in Maserati e se ne frega di milioni di lavoratrici e lavoratori che hanno salari da fame. D’altronde che aspettarsi da chi e’ accusata di non pagare i propri dipendenti? Chiedere una legge per il salario minimo significa chiedere di applicare la Costituzione, quella che con i loro comportamenti offendono Santanche’ e La Russa”, ha dichiarato il segretario di Rifondazione Comunista Acerbo.

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