Rifondazione: Il consiglio europeo discute, le persone annegano

Rifondazione: Il consiglio europeo discute, le persone annegano

Ennesimo naufragio, questa volta al largo della Grecia, di una nave carica di richiedenti asilo partita dalla Libia orientale, la Cirenaica. 78 i corpi già recuperati e 104 i sopravvissuti, 200, forse più, i dispersi, al largo dell’isola di Pylos, Dell’imbarcazione in difficoltà aveva dato notizia alarm phone, dall’agenzia europea Frontex, che ieri l’aveva intercettata, dicono che l’equipaggio aveva rifiutato ogni soccorso. La più grave strage del Mediterraneo Orientale. Volevano venire in Italia. Chissà se la notizia sarà giunta ai responsabili reali oggi alle esequie del loro padre putativo Silvio Berlusconi, chissà se anche stavolta si dirà vigliaccamente che la colpa è di chi parte. L’8 giugno scorso a Lussemburgo, i ministri dell’Interno europei, festeggiavano l’accordo con cui si intende riprovare a blindare le frontiere del continente. Ci rinuncino. In tante e in tanti continueranno a forzare i confini, a morire e a pagare le conseguenze di leggi oscene e colonialiste. L’UE si preoccupi di garantire ingressi legali e sicuri per chi fugge e garantisca intanto il soccorso in mare e fermi i respingimenti. La fossa comune chiamata Mediterraneo è ormai colma dei frutti di una guerra che si combatte ogni giorno tra sfruttatori e sfruttati.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare


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