Gualtieri vuole togliere le auto a romani e pendolari ma senza investire sul trasporto pubblico scene come quella di ieri saranno all’ordine del giorno

Pubblicato il 17 mag 2023

Ieri, 16 maggio, un guasto, l’ennesimo, alla linea A della metro ha bloccato Roma e reso un’epopea la mobilità di lavoratrici, cittadini, turiste e turisti attoniti, frastornati dagli annunci, pochi e frammentari, dati solo ed esclusivamente in italiano.

Cancelli delle fermate metro sbarrati, senza una comunicazione affissa fuori.

Bus navetta insufficienti, dentro la gente ammassata, stipata, senza sicurezza alcuna.

Uno scenario indegno a cui chi vive la Capitale è abituato, ma che diventerà ben peggiore se la folle misura, classista e per nulla ecologista, inventata da Gualtieri per contenere le emissioni di CO2 in città, senza rinunciare ad impianti industriali climalteranti per il trattamento rifiuti, senza rinnovare il parco macchine obsoleto del trasporto pubblico, la dichiarazione di invarianza finanziaria nell’ordinanza chiarisce che tale provvedimento sarà a costo zero per l’amministrazione, verrà applicata-

Una vera e propria ZTL dei privilegiati e del finto sostenibile, che continua a parlare di cose insufficienti come monopattini e bici pieghevoli e mai, mai, di trasporti pubblici potenziati e green.

Tolgono le auto ai poveri e non hanno nessuna intenzione di potenziare i mezzi pubblici, prevedendo a compensazione solo 1 anno di abbonamento ATAC, ma solo se rottami la tua auto senza sostituirla: rimani infatti obbligato a non acquistarla per tutta la validità dell’abbonamento, pena il ritiro dell’agevolazione.

Per discutere di questo e proporre soluzioni reali, Unione Popolare Roma lancia un’assemblea pubblica, aperta a tutta la cittadinanza, giovedì 18 alle 17 e 30 a piazza di Cinecittà.

Elena Mazzoni, segretaria federazione Roma Rifondazione Comunista
Unione Popolare Roma