ACERBO (PRC-UP): MINISTRO FRANCESE SCRIVE A COMMISSIONE SU GRANO, LOLLOBRIGIDA FA ESTERNAZIONI NAZI

ACERBO (PRC-UP): MINISTRO FRANCESE SCRIVE A COMMISSIONE SU GRANO, LOLLOBRIGIDA FA ESTERNAZIONI NAZI

Mentre Lollobrigida reitera esternazioni deliranti di matrice nazifascista – sostituzione etnica, etnia italiana – il ministro della sovranità alimentare della Francia insieme a quelli di altri 11 paesi scrive a Commissione Europea contro import senza dazi di grano ucraino che sta piegando agricoltori europei.
Altri 5 paesi europei confinanti con Ucraina ovvero Romania, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Repubblica Ceca, vengono riempiti di soldi da Ue per far passare il grano ucraino.
Il governo “sovranista” italiano inesistente!
Il prezzo del grano crolla in Italia con buona pace per gli agricoltori.
Il sovranismo di Lollobrigida e Meloni è una barzelletta. Il loro è zerbinismo, sono zerbini di UE e NATO.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Coordinamento di Unione Popolare

SEGUE la lettera del ministro francese (in allegato la lettera)

TRADUZIONE LETTERA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DEI MINISTRI DI FRANCIA E ALTRI PAESI

Commissari,

A seguito della riunione del Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Unione europea del 25 aprile 2023, noi, ministri dell’agricoltura di Francia, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovenia desideriamo esprimere le nostre preoccupazioni e domande in merito alle recenti proposte della Commissione europea relative alle importazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina.

In primo luogo, vorremmo ribadire la nostra più ferma condanna della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e la nostra piena e completa solidarietà con il popolo ucraino. Accogliamo inoltre con favore il rinnovo delle misure autonome tradizionali fino al giugno 2024. In particolare, accogliamo con favore l’inclusione della tutela accelerata nel regolamento, il monitoraggio regolare del suo impatto del regolamento, le valutazioni della situazione del mercato dell’Unione per i prodotti concorrenti a seguito di una richiesta di uno Stato membro e l’eventuale… (qui manca la fine della frase nel documento originale).

Dallo scoppio di questa guerra, l’Unione europea ha reagito in unità e solidarietà con l’Ucraina, in particolare facilitando l’uscita dei cereali ucraini attraverso i corridoi di solidarietà. Questi corridoi sono vitali sia per l’economia ucraina che per la sicurezza alimentare globale. Tuttavia, riconosciamo che le importazioni di prodotti ucraini nell’Unione europea, in particolare cereali e semi oleosi, possono aver destabilizzato i mercati degli Stati membri confinanti con l’Ucraina a causa di un aumento dei quantitativi immagazzinati, con conseguente calo dei prezzi e dei redditi degli agricoltori.

Di fronte a questa situazione, la Commissione ha attuato un primo pacchetto di sostegno finanziato dalla riserva agricola della politica agricola comune, pari a 56,3 milioni di euro. La Commissione si è inoltre impegnata a migliorare il funzionamento dei corridoi di solidarietà e ad agevolare il transito dei prodotti ucraini verso paesi terzi. Per quanto riguarda il miglioramento del transito dei prodotti ucraini verso paesi terzi, vorremmo chiedere ulteriori dettagli sulle misure previste.

A metà aprile, alcuni paesi al confine dell’Ucraina hanno messo in atto misure unilaterali che vietano l’importazione di prodotti agricoli ucraini, pur consentendone il transito, che compromettono tuttavia l’integrità del mercato interno dell’UE.

Inoltre, desideriamo ricordare ancora una volta che qualsiasi misura unilaterale e non coordinata mina la credibilità del nostro sostegno all’Ucraina e dei nostri sforzi congiunti per preservare la sicurezza alimentare su scala globale.

Come in tutte le forme del nostro sostegno, è imperativo garantire che l’Unione europea sia unita e che le nostre differenze non facciano il gioco della Russia, soprattutto su questo particolare problema, dove la Russia minaccia di non estendere l’Iniziativa sul grano del Mar Nero.

Siamo favorevoli a trovare soluzioni europee che tengano conto delle difficoltà incontrate da alcuni Stati membri. Tuttavia, l’integrità del mercato interno non può essere una variabile di aggiustamento.

A questo proposito, anche tenendo conto del loro carattere temporaneo (fino al 5 giugno) ed eccezionale, le misure adottate il 2 maggio dalla Commissione senza consultare gli Stati membri, relative alla limitazione selettiva delle importazioni dall’Ucraina, destano serie preoccupazioni in quanto comportano un trattamento differenziato all’interno del mercato interno stesso. Sollevano inoltre interrogativi sul futuro trattamento di casi di natura o portata comparabili che potrebbero essere sollevati da uno o più Stati membri.

Per lo meno, è necessario chiarire in che modo tali proposte e misure si collegano alle norme e al funzionamento del mercato interno e alla politica commerciale dell’Unione, in particolare per quanto riguarda gli obblighi dell’UE nei confronti dell’Ucraina derivanti dall’Association Agreement (Accordo di Associazione). Sarà inoltre interessante osservare il modo in cui si terrà conto dell’impatto sui mercati nazionali di altri Stati membri, i flussi interessati e le modalità pratiche previste per garantire il transito delle merci. Questa mancanza di trasparenza è critica, in un contesto in cui la Commissione si dichiara pronta a mantenere queste misure una volta entrato in vigore il nuovo regolamento.

Pur prendendo atto della proposta della Commissione del 2 maggio, relativa a un nuovo pacchetto di sostegno finanziario di 100 milioni di euro utilizzando la riserva agricola per gli Stati membri frontalieri, vorremmo sottolineare che è necessaria un’ulteriore discussione con gli Stati membri. In tale contesto, è imperativo che i criteri utilizzati per proporre l’importo del pacchetto da 100 milioni di euro, nonché quelli utilizzati per ripartirlo tra gli Stati membri, siano spiegati quanto prima, al fine di consentire agli Stati membri di prendere una decisione informata.

Di fronte a questa situazione senza precedenti, siamo convinti che la solidarietà europea con l’Ucraina e con gli agricoltori colpiti in tutta l’Unione europea debba continuare a guidare le nostre azioni.

La risposta a tale situazione non può che essere europea e deve rispettare il mantenimento dell’unità europea e il mantenimento delle politiche che ci rendono forti, in particolare la PAC. Qualunque siano le misure da adottare, esse devono basarsi sul quadro europeo esistente. Esortiamo la Commissione a tornare a una procedura trasparente secondo le regole stabilite nell’ambito del funzionamento e del funzionamento dell’UE e dei loro Stati membri.

Seguono firme


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.