
Rifondazione: i ministri razzisti vanno cacciati a pedate
Pubblicato il 12 mag 2023
Se il primo è passato quasi in sordina come un incidente o un fraintendimento, la reiterazione del crimine rende la misura più che colma. Il ministro Lollobrigida non riesce a tenere a freno le sue pulsioni razziste anche se utilizza il termine di “etnia italiana” da difendere e preservare dall’arrivo di altre, per lui evidentemente pericolose civiltà. Come Rifondazione Comunista siamo lieti di appartenere ad una “razza” evidentemente diversa da quella fascistoide e in fin dei conti suprematista di quella del ministro dell’Agricoltura. Apparteniamo alla “razza umana”, l’unica riconosciuta dalla scienza, dalla civiltà, dalla politica e dalla società. Un ministro come Lollobrigida se ne deve andare perché ha, ancora una volta, sputato sulla costituzione su cui ha spergiurato. Cambi lavoro e vada a fare il bracciante nell’agricoltura, ritrovandosi, gli farebbe bene, con coloro in cui ci riconosciamo, la massa di persone sfruttate che il suo dicastero dovrebbe tutelare.
Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare
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