DONGO (CO): UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DEI VALORI DELLA LIBERTÀ, DELLA DEMOCRAZIA E DELLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA

DONGO (CO): UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DEI VALORI DELLA LIBERTÀ, DELLA DEMOCRAZIA E DELLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA

 

Fabrizio Baggi*

Quella di ieri a Dongo (CO) è stata una grande giornata all’insegna dei valori della nostra Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza.

Dalle prime ore della mattina le antifasciste e gli antifascisti provenienti da quasi tutto il nord Italia si sono radunate/i in Piazza Paracchini rispondendo in massa all’appello lanciato dalla Sezione ANPI di Dongo, dall’ANPI Provinciale di Como e dal Comitato permanente antifascista di Como e Provincia per dare, ancora una volta, una ferma risposta all’ennesima provocazione avanzata da un lato dai gruppi neofascisti che con la scusa di commemorare i gerarchi e lo stresso Benito Mussolini giustiziati nel 1945 dal CLN a Dongo e Giulino di Mezzegra  avrebbero, da lì a poco, inscenato l’ennesima manifestazione apologetica e dall’altro dalle istituzioni che ancora una volta autorizzano questo scempio hanno dato a questi soggetti un’agibilità politica anticostituzionale.

La mobilitazione antifascista ha avuto una grandissima partecipazione e molte sono state le personalità intervenute in rappresentanza delle organizzazioni aderenti all’appello tra le quali, Paolo Ferrero, Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre e Oriana Ardenia in rappresentanza di ANPI Lombardia.

Nei molti interventi che si sono susseguiti è stata esplicitata, in diverse articolazioni, la necessità di mantenere alta l’attenzione rispetto al pericolo per la tenuta democratica del Paese, sia sul versante dei temi legati alla Memoria, sia attualizzando ai tempi odierni, sottolineando come oggi, alla luce di un governo guidato dal partito erede diretto del Movimento Sociale Italiano, sia più che mai necessario vigilare e mobilitarsi perché sia le politiche guerra, sia l’attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e sia l’attacco alla Costituzione rappresentato dalle ipotesi di presidenzialismo e autonomia differenziata sono, senza ombra di dubbi, elementi di un tentativo nemmeno troppo velato, di normalizzazione del fascismo.

La Piazza di ieri ha espresso un convinto NO ad un’impraticabile “pacificazione” invocata strumentalmente da alcune delle più alte cariche dello Stato, quelle stesse figure istituzionali che vorrebbero depotenziare il valore del 25 Aprile – difeso alle più di 100.000 persone scese in Piazza a Milano poche settimane fa – e che intossicano la storia della Resistenza partigiana arrivando a denigrare i protagonisti della Liberazione o a  riscrivere avvenimenti come è accaduto per La strage delle Fosse Ardeatine o per  l’attentato di via Rasella. Questo tipo di personaggi non può e non deve occupare posti di tale importanza istituzionale e, è per questa ragione, che rinnoviamo a tutte e tutti l’invito a sottoscrivere la petizione che ha lanciato Rifondazione Comunista rispetto alla richiesta di dimissioni del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Ieri a Dongo è stata vinta una battaglia di Democrazia, proseguiamo su questa strada.

Ora e sempre Resistenza!

 

* Segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea – Lombardia


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