Un ricordo del compagno Gian Piero Clement che ci ha lasciato.

Un ricordo del compagno Gian Piero Clement che ci ha lasciato.

Paolo Ferrero

 

Stamattina è mancato il compagno Gian Piero Clement. Un male che non perdona ce lo ha portato via in pochi mesi in cui Gian Piero ha lottato con la determinazione e la speranza che lo hanno caratterizzato tutta la vita. Una decina di giorni fa aveva saputo che non c’era più nulla da fare e anche di fronte a questa ulteriore terribile prova, ha mostrato fino in fondo la sua umanità: ha parlato con i familiari, ha messo tutto a posto, in modo che la sua morte non procurasse disturbo o problemi a nessuno. Ancora ieri sera, quando lo sono andato a trovare per l’ultima volta, la serenità e non la disperazione caratterizzavano le poche parole che siamo riusciti a scambiarci. Gian io lo conosco da sempre: lui era un giovane operaio del Collettivo di Democrazia Proletaria della RIV – SKF di VIllar Perosa e io, di pochi anni più giovane, ero operaio alla FIAT di VIllar Perosa. Per più di 40 anni ci siamo battuti dalla stessa parte delLa barricata. Lui, era un combattivo delegato sindacale in SKF, prima per la FIM  – CISL e poi, quando gli spazi politici e sindacali nella CISL si fecero sempre più stretti,  fu tra i fondatori di ALP (Associazione Lavoratori Pinerolesi). Anche con quella scelta, di dar vita ad un sindacato di base sul territorio non venne mai meno il carattere di avanguardia di massa di Gian Piero. Non a caso negli anni successivi la SKF lo minacciava di licenziamento perchè un delegato combattivo come lui e con il seguito che aveva in fabbrica era diventato incompatibile con le nuove filosofie aziendali che semplicemente non prevedevano il conflitto. In quel contesto maturò la scelta di cominciare a fare lavoro politico soprattutto fuori dalla fabbrica, cosa che Gian fece nelle fila di Rifondazione Comunista a tutti i livelli: prima  Consigliere comunale e poi assessore al comune di Pinerolo. Dopo quell’esperienza, consigliere e capogruppo di Rifondazione Comunista in Regione Piemonte. Attualmente era tesoriere del Circolo di Pinerolo di Rifondazione Comunista, perchè Gian non ha mai mollato: che fosse capogruppo in regione o militante del circolo di Pinerolo, la sua costanza e il suo entusiasmo sono rimasti inalterati per tutta la vita. Nella sua veste di tesoriere,  la settimana scorsa ci ha così convocati a casa sua per mettere a posto i conti ed evitare che ci fossero problemi.

Così lo voglio ricordare: combattivo, determinato, speranzoso e nello stesso tempo responsabile ed attento agli altri, partecipe fino in fondo della sua comunità. Perché Gian Piero ha lottato e rischiato di persona tutta la vita ma non ha mai avuto quelle tentazioni narcisistiche che caratterizzano sovente che fa politica in prima linea: Gian Piero è sempre stato e si è sempre percepito come un uomo della sua comunità: la comunità delle compagne e dei compagni comunisti, la comunità del mondo del lavoro, la comunità pinerolese, in cui era inserito come nessun altro ed a cui era fortemente legato.  Non a caso, il 25 aprile, con la malattia che lo aveva già pesantemente aggredito, ha voluto partecipare, come sempre aveva fatto, alla manifestazione del 25 aprile a Pinerolo. Pinerolese, comunista ed operaio: come diceva lui aveva frequentato l’ Universita operaia della Val Chisone, Scuola Professionale RIV

Di Gian voglio anche ricordare il burbero affetto, la sua disponibilità non esibita ma concreta e continua nell’aiutare le altre persone. Voglio in questo modo ricordare un compagno che si è comportato come un compagno per tutta la vita – non è una cosa da poco – che ha lasciato un segno nelle sue azioni e lo lascerà nel suo ricordo. Nel momento della tristezza e del lutto un abbraccio a Miranda, i  suoi figli e tutti i suoi cari che gli sono stati vicini nella buona come nella cattiva sorte.

Ciao Gian, la terra ti sia lieve. Ci manchi già….  


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