RIFONDAZIONE: MELONI TORNA DALL’ETIOPIA, FRA NEOCOLONIALISMO E STORIA RIMOSSA

Pubblicato il 15 apr 2023

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è tornata soddisfatta dal viaggio nel Corno D’Africa che l’ha portata ad incontrare le autorità di Etiopia e Somalia. Nella sua missione ha dimenticato qualsiasi riferimento ai crimini commessi dai camerati di cui è erede, guerra, devastazione, uso di gas, stragi indiscriminate, con cui si è creato un effimero impero, non ha neanche trovato il tempo fare una visita all’obelisco Yekatit 12, che sorge al centro di Addis Abeba per ricordare le vittime del fascismo. Altri erano gli obiettivi diplomatici. Stringere accordi di cooperazione in cambio dell’impegno, soprattutto, da parte dell’Etiopia, per impedire nuove partenze di persone in fuga verso l’Europa. Consiste in questo il “Piano Mattei” del governo Meloni? Soldi e promesse in cambio di frontiere blindate?. E pensare che nelle dichiarazioni pubbliche ha avuto anche il coraggio di parlare dei profondi legami storici, da rafforzare, fra Italia e paesi del Corno D’Africa. Cosa ne penseranno gli eredi del massacro seguito all’attentato al criminale di guerra, ancora celebrato in Italia, Rodolfo Graziani, gli eredi di Debra Libanos, coloro a cui gli anziani ancora raccontano delle atrocità commesse dagli “italiani brava gente”. Ma l’importante è esternalizzare le frontiere e se quando qualcuno fugge perde la vita in mare, il governo ha la risposta pronta “se la sono cercata”
P.S. si attendono interventi in merito del presidente del Senato Ignazio Benito La Russa di cui quasi 90 mila persone hanno chiesto le dimissioni dopo le ignobili dichiarazioni sull’azione partigiana di Via Rasella attraverso questo link che invitiamo ancora a sottoscrivere

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare