Contro la nuova guerra fredda. Delegazione dei Giovani Comunisti in Cina

Contro la nuova guerra fredda. Delegazione dei Giovani Comunisti in Cina

“Abbiamo accettato l’invito del PCC perchè riteniamo che vada contrastata la logica della nuova guerra fredda che gli Stati Uniti stanno promuovendo contro la Cina oggetto di una campagna di demonizzazione crescente che è partita da Washington ma a cui si sono progressivamente adeguate politica e informazione in Italia e in Europa. Come Lula apprezziamo il ruolo di pace che sta svolgendo la Cina e riteniamo assai pericoloso il tentativo degli USA di riaffermare un ordine unipolare che rischia di trascinare l’umanità nella guerra nucleare. Il mondo ha bisogno di pace e cooperazione tra i popoli. E’ assurdo che la Cina venga accusata di essere una minaccia dalla potenza che ha bombardato e invaso decine di paesi dal dopoguerra a oggi. La nostra concezione democratica del socialismo è assai diversa da quella dei comunisti cinesi, come lo è la storia dei nostri paesi, ma ringraziamo per l’occasione di poter conoscere meglio il loro punto di vista e la loro realtà. Certo l’Occidente che invase la Cina non può dare lezioni al partito che ha liberato dalla miseria e dall’analfabetismo centinaia di milioni di cinesi”, dichiarano il coordinatore dei GC Andrea Ferroni e il responsabile esteri Vincenzo Colaprice.


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