UE INVITA A DELAZIONI ANONIME. STATO DI GUERRA STATO DI POLIZIA

UE INVITA A DELAZIONI ANONIME. STATO DI GUERRA STATO DI POLIZIA

Sulla pagina Facebook della Commissione Europea è stato pubblicato un annuncio che invita a segnalare mantenendo l’anonimato notizie relative a singoli o imprese che violino le sanzioni alla Russia.
Invece di svolgere un ruolo di mediazione al fianco di Brasile, Cina e Vaticano la Commissione Europea ci sta infilando sempre più in una sindrome di guerra.
Invece di fermare inflazione e sostenere economia in difficoltà la Commissione lancia campagne per invitare cittadini a spiare chi collabora col nemico. Magari ci saranno anche imprese che cercano di non perdere i loro investimenti e legami con il mercato russo.
Le sanzioni, come l’invio di armi, sono atti di guerra, che imitando e obbedendo agli USA l’UE ha cominciato a imporre al di fuori di qualsiasi mandato ONU.
Invece di fare sanzioni e mandare armi si riprenda un ruolo di trattativa.
Per ironia della sorte capita che l’Italia sia uno degli 8 paesi inadempienti che nel febbraio 2023 sono stati deferiti alla Corte di Giustizia per mancato recepimento della direttiva europea per la protezione dei whistleblowers (informatori) che denunciano violazioni di legge.
Già che ci siamo però facciamo notare alla Commissione Europea che la direttiva europea sui whistblowers del 2019 tutelerebbe Chelsea Manning e Julian Assange. Non abbiamo sentito una parola di Ursula von der Leyen, Borrel e Gentiloni per la liberazione di chi ha fornito al pubblico mondiale informazioni sui crimini di guerra.
I prigionieri politici con cui essere solidali sono sempre quelli degli altri?

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Eleonora Forenza segretariato Sinistra Europea, coordinamento Unione Popolare


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.