Rifondazione: Salvini o Nardella? Trova le differenze

Pubblicato il 12 apr 2023

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo aver dato giorni fa prova di grande forma atletica, impedendo agli attivisti di Ultima Generazione di sporcare, con vernice lavabile, mura che l’inquinamento della città da lui amministrata, deturpa definitivamente, ora ha deciso di divenire personaggio da settimana enigmistica. Vuole, come un leghista qualsiasi, un bel Centro Permanente per i Rimpatri, si di quelli rinominati dal collega Minniti e che hanno origine nell’allora ministro dell’Interno Napolitano, 25 anni fa. Dichiara che bisogna combattere l’immigrazione illegale criminale e questi osceni spazi di detenzione per persone colpevoli unicamente di essere entrati nel Paese sbagliato e senza i giusti titoli, sono per lui la soluzione. Arriva a dire che “non ledono i diritti umani” ma ha mai passato mezz’ora della sua vita in una gabbia il signor sindaco? Forse a lui, come ai plaudenti fascioleghisti che ne condividono le opinioni, farebbe bene un simile contrappasso. O il desiderio deriva dal fatto che un Cpr oltre che a garantire fama da sindaco securitario porta cospicue entrate per gli enti che lo andranno a gestire? Non sono possibili mediazioni, quel centro non si ha da fare e gli altri, peraltro inutili anche per lo scopo per cui vengono proposti, debbono essere chiusi. Che si destinino i fondi che il governo ha destinato al loro potenziamento, 42,5 milioni di euro, a garantire accoglienza dignitosa e ad uscire da quella che chiamano emergenza ma in realtà è un immenso business. Un business in cui fra centro sinistra e destra non si scorgono differenze, come appunto nell’antica rubrica della settimana enigmistica.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione
Lorenzo Palandri, segretario Federazione di Firenze, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea