
Rifondazione: La Russa, oltre 75.000 chiedono le sue dimissioni. Firma anche Giovanni Impastato
Pubblicato il 7 apr 2023
La petizione- appello on line per le dimissioni di Ignazio Benito La Russa, nonostante anche molte/i rappresentanti dei due rami del parlamento non se ne siano ancora avveduti, ha superato oggi abbondantemente le 75.000 firme.
È segno che le scuse di La Russa non bastano, come ha scritto ieri l’ex-presidente della Camera Fausto Bertinotti che è tra i primi firmatari dell’appello.
La Russa non è un semplice cittadino e le sue dichiarazioni gravissime sono incompatibili con la seconda carica dello stato. Non si tratta di pregiudizio verso la sua storia. Fini non fu contestato come presidente della Camera perché non fece simili affermazioni.
Alle tante firme autorevoli che trovate in calce alla petizione si è aggiunta oggi quella di autorevolissime voci dell’antimafia come Giovanni Impastato, il fratello di Peppino assassinato nel 1978 e della scrittrice Vera Pegna.
Invitiamo a continuare a firmare attraverso https://chng.it/77HrTFPggJ.
Vogliamo arrivare nei prossimi giorni a 150.000 firme.
La nostra petizione non è di Rifondazione o di Unione Popolare ma un veicolo per dare voce a tutta l’Italia democratica e antifascista.
Lo dobbiamo ai caduti della Resistenza e alle vittime degli eccidi e dello sterminio nazifascista
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, segretaria federazione di Roma, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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