Rifondazione: l’Italia condannata per espulsione illegale di migranti…quando al Viminale c’era il PD

Rifondazione: l’Italia condannata per espulsione illegale di migranti…quando al Viminale c’era il PD

La CEDU (Corte Europea per i Diritti Umani) ha condannato ancora una volta l’Italia per aver illegalmente detenuto ed espulso 4 cittadini tunisini. Il fatto è avvenuto nell’ottobre del 2017. Una nave aveva soccorso le persone in fuga e le aveva condotte nell’hotspot di Lampedusa per le procedure di identificazione. Sono stati trattenuti per 10 giorni senza poter uscire né comunicare con le autorità in condizioni definite dalla Corte “inumane e degradanti”. Hanno poi dovuto firmare documenti che non capivano, senza diritto di difesa, si trattava di ordini di espulsioni emessi dalla questura competente di Agrigento. Portati a Palermo i 4 sono stati rimpatriati in Tunisia. Sempre a detta della Corte, “il governo non è stato in grado di confutare le accuse secondo cui le condizioni nell’hotspot fossero inadeguate”. Il governo non è stato in grado neanche di smentire che i 4 uomini erano in stato di detenzione e che “la loro situazione non è stata valutata individualmente prima che venissero espulsi”. Si configura il reato di “espulsione collettiva” che viola principi dall’Italia sottoscritti e spesso disattesi. Da rilevare che il dicastero dell’Interno, all’epoca dei fatti, non era occupato dai Salvini o dai Piantedosi, ma dall’ex parlamentare del Pd Marco Minniti, che oggi ha lasciato la politica per intraprendere una rapida carriera in una fondazione della Leonardo Spa, la più importante azienda italiana per sistemi avanzati di armamento, in cui si occupa di sperimentare sofisticate tecniche di sorveglianza e controllo dei confini. Ne ha fatta di strada

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare


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