Rifondazione: Sallusti ripropone le menzogne su Via Rasella e attacca i partigiani intervenga l’Ordine dei Giornalisti

Rifondazione: Sallusti ripropone le menzogne su Via Rasella e attacca i partigiani intervenga l’Ordine dei Giornalisti

La libertà di stampa non si confonde con quella di spargere menzogne. Oggi nel suo editoriale su “Libero”, Alessandro Sallusti prova ad additare sui partigiani e sulle loro azioni militari la responsabilità della strage delle Fosse Ardeatine. Ancora si reitera la falsa narrazione secondo cui se i partigiani si fossero consegnati ai nazifascisti non ci sarebbe stata la rappresaglia. Non basta che storici, di diverso orientamento politico, abbiano ribadito e negato la veridicità di tale racconto, tanto caro ai nostalgici del ventennio ed oggi in auge. Scrivere queste menzogne su un quotidiano significa non solo diffamare chi combattè per liberare il Paese ma anche chi venne ucciso dalle truppe occupanti e dai loro collaboratori repubblichini. Come partito della Rifondazione Comunista chiediamo all’Ordine dei Giornalisti se non sia doveroso esaminare la necessità di assumere provvedimenti disciplinari nei confronti di chi, come Sallusti, offende la professione di giornalista e dimostra di non saper rispettare almeno un codice deontologico. Che Sallusti impari a ricordare quanto, la libertà di negare le verità storiche e di incitare all’odio di cui continua indegnamente a godere, dipenda da quei partigiani che continua imperterrito a insultare. Sallusti è uno dei tanti frutti velenosi di un revisionismo storico imperante che anche una parte della cultura sedicente progressista ha provveduto a sdoganare

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Anna Camposampiero, Responsabile comunicazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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