Lunedì 27 febbraio proiezione del film OK Boomer a Roma

Lunedì 27 febbraio proiezione del film OK Boomer a Roma

Dopo la presentazione fuori concorso al Torino Film Festival anteprima romana del film OK BOOMER! al Cinema Nuovo Sacher. Al termine della proiezione incontrò con Franco Berardi Bifo, Stefano Bonaga ed i portavoce di Ultima Generazione, Extinction Rebellion, Friday for Future. Nel film c’è anche il nostro partito e le sue stanze, come si intuisce leggendo l’articolo che uno degli autori, il nostro compagno Andrea Gropplero, ci ha inviato. 

“Noo il dibattito no!”

( Io sono un autarchico)
Nanni Moretti

Lunedì 27 Febbraio “Ok Boomer!” viene presentato in anteprima a Roma al Cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti. Questo fatto mi permette di dire l’indicibile: tre anni fa, quando con Gianfranco Pannone abbiamo cominciato questo film a quattro mani, la cosa che non ci siamo mai detti, e che ognuno dei due, quando l’altro provava a farla emergere come elemento di consapevolezza, glissava e diceva di no. Quella verità è che per entrambi il riferimento più prossimo ai nostri due personaggi è proprio Nanni Moretti. Sapevamo anche che non bastano due personaggi pieni di ossimori per fare un Nanni Moretti, che la sua grandezza è unica e quindi questo fatto garantiva l’autonomia del nostro film, la non dipendenza da un riferimento così importante per noi e per tutto il cinema italiano.
In questi tre anni ne è passata di acqua sotto i ponti. Abbiamo cominciato a realizzare il film nel 2020, durante il primo lockdown. Era un momento distopico, di grande sofferenza che però sembrava portare con sé una nuova consapevolezza. Le strade deserte, la gente chiusa nelle case che veniva pagata per non lavorare. Nel pieno dell’apocalisse neoliberista, improvvisamente il re era nudo, il lavoro era inutile e il reddito generalizzato. Ogni giorno la tv annunciava migliaia di morti e il mondo intero cominciava a prendere in considerazione la possibilità dell’apocalisse o quantomeno dell’estinzione della specie umana.
Poi abbiamo cominciato a uscire di nuovo all’aperto, prima timidamente con la distanza sociale e le mascherine, poi liberamente come se non fosse successo nulla. Qualcosa era successo invece, tra gli esseri umani era finita l’empatia, la vera apocalisse non era che all’inizio e il nostro film era finalmente finito. Una guerra devastante comincia in Ucraina ed ogni giorno rischia di diventare la terza guerra nucleare mondiale. Lì in molti abbiamo capito che l’acqua non passava più sotto i ponti ma andava in salita.
Mio padre è stato un partigiano, medaglia d’oro al valor militare per l’opera svolta nella resistenza in Friuli. Mi raccontava che nel periodo in cui era a Roma, la resistenza era sostanzialmente una storia di cene, in cui i partigiani sfidando il coprifuoco nazista, si trovavano nelle case per progettare i processi di liberazione.
Oggi i cinema sono vuoti, film che costano diversi milioni di Euro incassano nelle sale poche decine di migliaia di euro. In questo contesto si inserisce il nostro piccolo film, rispondendo a due urgenze per me primarie: la prima era di portare il senso profondo delle lotte a cui partecipo ed ho partecipato nel corpo vivo ed intimo della mia vita personale. La seconda di provare con questo piccolo dispositivo a giocare la scommessa che le sale in cui verrà proiettato si trasformino in assemblee, non dibattiti sul film ma momenti di incontro veri in cui capire insieme il tempo che stiamo vivendo e se possibile progettare processi di liberazione o di diserzione, come direbbe Bifo. Ci proveremo, al Nuovo Sacher il 27 Febbraio, incontrando dopo la proiezione Franco Berardi Bifo, Stefano Bonaga, i giovani redattori della rivista Scomodo e i portavoce dei movimenti.

Non un dibattito sul film in senso stretto, ma sulle tensioni politiche e ideali che lo animano e – mi sentirei di dire – lo rendono necessario. In ogni modo sarà un momento per incontrare e ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile “Ok boomer!”. Ringrazierò Gianfranco per avere fermato delle mie fughe in avanti che avrebbero pregiudicato il film, Luigi Tortato per l’amicizia e la generosità, è il produttore che ho sempre sognato di avere, Enrico Bufalini per l’entusiasmo con cui ha accolto al Luce–Cinecittà questo difficile progetto, Fulvio Molena per le magie al montaggio, Enrico Melozzi che con il suo genio ha raccontato il film in musica. Il giovane assistente al montaggio Giacomo Villa che mi ha aiutato a precisare gli elementi portanti del mio personaggio. Ringrazierò Valerio Burli che ha fatto la fotografia e suggerito cose importanti, Jacopo, Alessio, Alvise, Fabrizio, Valerio Paolo Mosco, Marco Furlani, Roberto Cappannelli, Andrea Gargano. Ringrazierò Maurizio Acerbo e tutto il Partito della Rifondazione Comunista perché ho sempre sognato che i comunisti avessero un segretario Punk. Il mio amico Angelo Altea per la sua calma e saggezza, Rebecca e Filippo di XR che mi hanno aiutato a capire la non violenza dei giovani ambientalisti. Costanza Pannone e la sua lucidità e soprattutto ringrazierò mia figlia Adele che mi sopporta da venticinque anni, a cui auguro di saper portare il peso del tempo in cui vive.

E ringrazierò anche tutti i presenti per la forza che dovremo condividere per disertare il tempo in cui viviamo e realizzare un nuovo mondo.


Andrea Gropplero di Troppenburg

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