Il governo odia i più poveri e getta maschera: dice no al rifinanziamento del fondo affitti e morosità incolpevole

Il governo odia i più poveri e getta maschera: dice no al rifinanziamento del fondo affitti e morosità incolpevole

Sgherri (resp nazionale casa PRC e segreteria regionale toscana): Si rischia una raffica di sfratti. Necessaria immediata mobilitazione

24 febbraio. L’arroganza del centro destra non ha più remore nello svelare la sua vera anima: bocciare l’ordine del giorno (presentato da Furfaro, Pd) che chiedeva il ripristino del fondo sociale contributo affitti e per la morosità incolpevole. Non uno sbaglio di percorso, una svista, quella del non ripristino del fondo, bensì la scelta consapevole di negare l’unico aiuto a famiglie che da sole non possono accedere agli affitti del mercato privato.

Decenni e decenni di mancati investimenti nell’edilizia popolare per offrire una casa a famiglie con redditi medio bassi, che magari possono anche vivere con dignità ma non accedere agli affitti del mercato privato, affitti che hanno fatto crescere drammaticamente il bisogno casa. Unica misura tampone proprio il contributo affitto, ossia politiche che hanno dirottato nel mercato privato migliaia famiglie con la promessa di un contributo affitto. Un aiuto alle famiglie forse, certo un aiuto sicuro ai proprietari che così hanno potuto non calmierare gli affitti, sicuramente una dipendenza stabile e a questo punto indispensabile per tutte quelle famiglie che sottoscrivevano un contratto privatistico solo perché si erano fidate del contributo affitto garantito dai Comuni. Fino alla tragica beffa.

Il governo infatti oggi cancella questo contributo e apre la strada a una impennata di sfratti per morosità incolpevole. Certo la responsabilità nel mancato investimento in un piano casa è di tutti i governi che si sono succeduti. Ma oggi chiediamo ai Sindaci – di fronte a questo nuovo ancora più tragico scenario – di non scaricare sulle famiglie la scelta scellerata del Governo e di mettere da subito a disposizione il patrimonio immobiliare compatibile con la residenza da anni vuoto.
L’emergenza abitativa, stabile come tutte le emergenze in Italia, assume oggi dei connotati drammatici: la cancellazione del reddito di cittadinanza e la cancellazione del fondo per contributi affitti determinerà un’ondata straordinaria di nuovi poveri e di sfratti per morosità incolpevole.

E’ necessario rispondere a questa manovra classista e antisociale con una mobilitazione straordinaria e presidi davanti a Regioni, Comuni e Prefetture per imporre il ripristino del fondo affitti e soprattutto un piano straordinario casa capace di risolvere il problema subito, a partire dalla messa a disposizione del patrimonio pubblico o privato compatibile con la residenza inutilizzato.

Monica Sgherri, responsabile nazionale casa, diritto all’abitare Rifondazione Comunista


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