Autonomia, Rifondazione: altro che patrioti, sono traditori della patria

Autonomia, Rifondazione: altro che patrioti, sono traditori della patria

Giorgia Meloni e il suo partito smettano di dirsi patrioti e di strumentalizzare tricolore e inno di Mameli.

Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato lo “SpaccaItalia” e mi quereli Calderoli se non è vero. Avremo tanti staterelli e la secessione dei ricchi che i leghisti auspicano da sempre.
Questi non sono patrioti ma traditori della patria.

Questa è una pugnalata definitiva alla schiena del meridione, ma anche all’uguaglianza dei diritti per tutte le italiane e gli italiani.
Scuola e sanità pubbliche, ambiente, diritti di chi lavora sono destinati al tritacarne.

In questa giornata nera per la storia della Repubblica va ricordato che tutto questo è stato reso possibile dalla sciagurata modifica del Titolo V della Costituzione nel 2001 da parte del centrosinistra, dal si del PD e anche del M5S ai referendum in Lombardia e Veneto, dalla vergognosa alleanza di Bonaccini con Zaia e Fontana.

Contri l’autonomia differenziata bisogna fare le barricate.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Tonia Guerra, responsabile campagna contro l’autonomia differenziata


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