Decreto Piantedosi bocciato anche dal Consiglio d’Europa. C’è un giudice a Strasburgo

Decreto Piantedosi bocciato anche dal Consiglio d’Europa. C’è un giudice a Strasburgo

Con una relazione di 9 pagine, uno dei massimi organismi europei, chiede all’Italia la revoca dei decreti che rendono più difficile il soccorso in mare di migranti e richiedenti asilo. Nel testo si parla espressamente di “intimidazione “verso chi compie operazioni umanitarie attuate in totale assenza di azioni europee per impedire naufragi, vittime e garantire i soccorsi. Si dice che le norme del governo oltre a criminalizzare le ong (si tratta delle sole navi a cui è richiesto di adeguarsi a specifiche normative), scritte con un linguaggio volutamente “vago e poco chiaro che rischia di essere interpretato in modo arbitrario”, sono sproporzionate, non in linea con le norme europee e rappresentano una limitazione della democrazia. Gli esperti che hanno redatto tale relazione forse ignoravano anche un elemento grottesco e misero, dell’applicazione delle norme governative. Una parte delle persone portate, con 100 ore di viaggio in più, fino a La Spezia, il porto indicato dalle autorità italiane come quello in cui far sbarcare chi era stato salvato dalla nave Geo Barents, sono state caricate su un pullman e portate di nuovo a sud, a Foggia. Buona parte dei trasferiti come fossero pacchi di cui liberarsi sono bambini. Cattiveria e stupidità governative fanno fare l’ennesima figuraccia al governo dei nostalgici del fascista Almirante.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare


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