Unione Popolare: Il servizio pubblico applica la “dis-par condicio”

Unione Popolare: Il servizio pubblico applica la “dis-par condicio”

Si susseguono sulla tv pubblica continue violazioni delle più elementari regole di PAR CONDICIO nelle elezioni regionali della Lombardia e del Lazio.

L’informazione e gli stessi spazi di dibattito sono gestiti in modo totalmente discriminatorio verso le candidate di Unione Popolare a presidente regionale.

L’ultimo esempio, nell’ordine di tempo è stato dato durante la puntata del 29 gennaio della trasmissione Rai “Mezz’ora in più”, in cui, mentre ai 3 candidati degli schieramenti principali nel Lazio, è stata garantita presenza in studio e uno spazio enorme per esporre i propri programmi, alla nostra candidata Rosa Rinaldi è stato concesso un minuto preregistrato, senza alcuna interlocuzione. Ma questa pare la norma.

In questo modo si falsa completamente la campagna elettorale, dal momento che agli elettori non è dato di conoscere allo stesso modo tutte le proposte di tutti i candidati.

È gravissimo che questa discriminazione avvenga nella tv pubblica finanziata con le bollette di tutti i cittadini italiani.

Unione Popolare chiede alla AGCOM di intervenire per garantire la par condicio nell’informazione pubblica e si riserva tutte le iniziative politiche e legali per ottenere il pieno rispetto dei diritti costituzionali ad elezioni libere e fondate sulla piena informazione degli elettori. Anche le principali forze politiche sono chiamate in causa, perché non possono costruire il loro consenso sul silenziamento di chi non è d’accordo con loro.

Chiediamo risposte rapide e chiare alla violazione di diritti politici che non sono solo di Unione Popolare, ma di tutte di e tutti

IL COORDINAMENTO NAZIONALE DI UNIONE POPOLARE


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