Acerbo (PRC-UP): Ad Ankara, al fianco delle compagne e dei compagni dell’Hdp il partito che Erdogan vuole chiudere

Acerbo (PRC-UP): Ad Ankara, al fianco delle compagne e dei compagni dell’Hdp il partito che Erdogan vuole chiudere

Turchia oggi pomeriggio a Ankara abbiamo incontrato Mithat Sancar, co-presidente e Ebru Gunay, portavoce di Hdp, il partito della sinistra curda che Erdogan vuole chiudere.

10 componenti su 15 della Corte Costituzionale, legati a Erdogan, ha rigettato il ricorso di Hdp per la sospensione del procedimento per lo scioglimento a dopo le elezioni politiche di maggio. La prossima seduta è fissata per il 14 marzo.

A Erdogan non basta aver mandato in galera co-presidenti, parlamentari, sindaci, militanti.

Il co-presidente ci ha detto che in ogni caso riusciranno a presentarsi alle elezioni. I tribunali di regime hanno bloccato anche i fondi del partito.

Ebru Gunay è stata in passato avvocata di Abdullah Ocalan e questo le è costato 5 anni di prigione.

La repressione in Turchia dimostra la doppia morale di Nato, Unione Europea e dei nostri governi. Il numero dei detenuti dal 2005 è cresciuto da 55.000 a 350.000.

Ocalan è rinchiuso nell’isola prigione di Imrali in totale isolamento. Dal 2019 avvocati e familiari non sono riusciti più a incontrarlo. Le organizzazioni per i diritti umani che abbiamo incontrato in questi giorni denunciano questa situazione disumana e in contrasto col diritto internazionale.

Per i dirigenti di Hdp la fine dell’isolamento di Ocalan è un obiettivo imprescindibile per il popolo curdo, per la democrazia e la pace in Medio Oriente.

In Turchia porre la questione dell’isolamento o della liberazione di Ocalan costa l’incriminazione e l’arresto.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare


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