Rifondazione: ancora un morto sul lavoro, introdurre reato di omicidio sul lavoro nel codice penale

Rifondazione: ancora un morto sul lavoro, introdurre reato di omicidio sul lavoro nel codice penale

Nell’esprimere il nostro cordoglio ai familiari dell’operaio Clemente Carlo, morto nel cantiere del metanodotto Snam vicino Orvieto sentiamo il dovere di condannare il colpevole lassismo delle istituzioni rispetto alla strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori.
Questa è una vera emergenza non i rave!
Anche con questa manovra economica non sono state stanziate le risorse per assumere almeno 10.000 nuovi ispettori del lavoro ma invece il governo lavora per smontare quel poco di regole che c’erano su appalti e subappalti.
Ora la magistratura indaga su eventuali violazioni delle norme di sicurezza ma bisogna sapere che anche se venissero accertate i responsabili rischierebbero pene lievissime, come ha dimostrato la sentenza sul caso della povera Luana D’Orazio stritolata da un macchinario a cui erano state tolte le protezioni.
Per questo come Rifondazione Comunista proponiamo di introdurre nel codice penale il reato di omicidio e lesioni sul lavoro con pene fino ai 18 anni.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Lorenzo Carletti, segretario della federazione di Terni del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea


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