Acerbo(PRC-UP): base Coltano, progetto va avanti, FdI e PD fanno a gara per intestarsela. Interrogazione al parlamento europeo

Acerbo(PRC-UP): base Coltano, progetto va avanti, FdI e PD fanno a gara per intestarsela. Interrogazione al parlamento europeo

La base militare per i reparti speciali dei carabinieri si farà a Pisa, dove la destra governa. È questa la conclusione dell’incontro fra il sindaco di Pisa Conti e il Ministro della Difesa Crosetto, che mettono definitivamente da parte l’ipotesi del Presidente della Regione Eugenio Giani, cioè il comune di Pontedera, governato dal Pd.

Mentre i nostri compagni e il movimento “No base” da mesi cercano di fermare il progetto, Fdi e Pd se ne contendono la paternità. È ormai una gara a chi si intesta il progetto (con relativi appalti). Dunque il sindaco di Pisa Conti (FdI) ieri ha incontrato il ministro Crosetto scaricando il presidente della Regione Toscana Giani (Pd) che era stato nominato commissario dal governo Draghi.

Con il governo Meloni il progetto di base militare diventa un affare di Fratelli d’Italia. Un affare di almeno 190 milioni di euro, come hanno stimato gli stessi carabinieri nel progetto inviato a comune di Pisa, provincia e parco. E parco, perché la prima ipotesi, quella decretata da un dpcm di gennaio 2022 a firma Draghi-Guerini, parlava di una cittadella militare da 73 ettari da fare nel borgo di Coltano, una frazione di Pisa all’interno di un parco naturale.

Oggi quella ipotesi sembra superata grazie alla protesta partita dalla denuncia del consigliere di Una città in Comune e Rifondazione Comunista Ciccio Auletta che rese pubblico un progetto che gli enti locali e la Regione avevano tenuto nascosto in un cassetto. Ora gli esponenti di FdI parlano di una “base diffusa”, in parte sempre nel parco a Coltano (dove verranno fatte le abitazioni dei militari), in parte dislocata in altri due o tre punti della città, facendo usare all’arma dei Carabinieri terreni di proprietà pubblica e anche terreni privati che saranno espropriati.

190 milioni di euro per costruire ogni genere di infrastruttura militare (poligoni di tiro, eliporti, fusoliere per addestramento, deposito armi) e civile (abitazioni, un asilo, una chiesa, palestre, piscine ecc). Un progetto che salterà ogni procedura democratica e di controllo perché accelerato dalle procedure semplificate del PNRR, e finanziato, almeno a quanto dichiarato dal Governo dal fondo per lo sviluppo e la coesione, un fondo che si rifà all’art. 119 della Costituzione e che dovrebbe servire per gli squilibri economici e sociali, non certo per incrementare economie di guerra.

Dalla fine di marzo il progetto di base militare è diventato un caso nazionale, con una mobilitazione sul territorio che è cresciuta grazie al Movimento No Base e che è arrivata a portare a Coltano più di 10.000 persone in una grande manifestazione il 2 giugno scorso.

Oggi anche l’UE + chiamata a pronunciarsi sul progetto, visto che il nostro compagno parlamentare Belga Marc Botenga del gruppo LA SINISTRA ha presentato una interrogazione alla Commissione Europea scritta insieme a Rifondazione Comunista che chiede se le procedure di semplificazione e i fondi europei siano compatibili con questo tipo di progetti.

Il gruppo consiliare di Pisa Diritti in Comune (Rifondazione Comunista e Una città in comune) insieme al Movimento No Base ha già fatto sapere che con il cambio di governo non cambierà l’opposizione all’opera e che questa base non la faranno, nè a Coltano nè altrove.

Rifondazione Comunista e Unione Popolare partecipano e sostengono il Movimento No Base. I soldi pubblici usiamoli per la sanità e la scuola non per le basi militari che ne abbiamo già troppe.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, coordinamento nazionale di Unione Popolare

Il video di Marc Botenga: https://fb.watch/hqWbyGDIhq/

 


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