Attentato Istanbul, accuse contro curdi ricordano “pista anarchica” dopo Piazza Fontana

Attentato Istanbul, accuse contro curdi ricordano “pista anarchica” dopo Piazza Fontana

Il regime dell’AKP di Erdogan ha immediatamente accusato il PKK del terribile attacco di ieri a Istanbul.

Erdogan sta usando la strage di Istanbul per continuare la guerra contro i curdi. La rapidissima individuazione dei responsabili fa tornare in mente la “pista anarchica” dopo la bomba di Piazza Fontana. E’ evidente che accusare PKK, YPG e l’eroica resistenza anti ISIS di Kobane serve al governo di Erdogan per recuperare consenso in vista delle prossime elezioni. E’ noto che in Turchia il partito della sinistra curda HDP, arrivato terzo nelle ultime tornate, propone un’alleanza democratica che unisca tutta l’opposizione turca. Le accuse rivolte al PKK sono un modo per evitare questa saldatura visto che il regime ha riempito le carceri di dirigenti, parlamentari, sindaci, militanti dell’HDP e ne minaccia lo scioglimento proprio sulla base dei legami storici con Ocalan. Inoltre accusando PKK e YPG dell’orrendo attentato si cerca di distrarre l’opinione pubblica internazionale dalle circostanziate denunce riguardo all’uso di armi chimiche illegali da parte dell’esercito e dell’aviazione turche che da mesi stanno attaccando i territori curdi in Siria e Iraq. Si tenta di legittimare l’attacco militare contro i curdi che avevano conquistato la simpatia internazionale proprio a Kobane. 
Chiunque conosca le posizioni del movimento di liberazione curdo e del presidente Ocalan comprende che siamo di fronte a un tentativo di depistaggio. 
Erdogan vuole sfigurare agli occhi dell’opinione pubblica nazionale e internazionale le forze curde che in Siria e Iraq hanno combattuto contro l’ISIS e Al Qaeda che hanno goduto invece della connivenza e del sostegno della Turchia e di altri paesi.
Denunciamo questo ennesimo tentativo di criminalizzare PKK e YPG. Riteniamo gravissimo che l’UE continui a tenere il PKK nell’elenco delle organizzazioni terroriste. 
Abbiamo pubblicato sul nostro sito i comunicati delle organizzazioni curde che smentiscono ogni coinvolgimento nell’attentato ricordando che purtroppo è impossibile farlo su facebook. 
 
Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime della strage di Istanbul e alla società turca. Invitiamo tutte le forze democratiche e i movimenti sociali in Europa alla massima solidarietà verso le compagne e i compagni del movimento di liberazione curdo.
 
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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