Acerbo-Forenza (PRC-SE): Aborto, Gasparri e Meloni modello Polonia

Acerbo-Forenza (PRC-SE): Aborto, Gasparri e Meloni modello Polonia

Il Sen. Gasparri ha depositato presso il Senato, in apertura della legislatura, due Disegni di Legge: uno per l’istituzione della giornata della vita nascente, proposta per il 25 marzo; l’altro per il riconoscimento della capacità giuridica del concepito e la modifica dell’art.1 del Codice civile: è questo che Gasparri intende per piena attuazione della 194.

In un Paese in cui l’obiezione di coscienza e i tagli alla sanità hanno già eroso profondamente il diritto alla salute delle donne e all’aborto libero, gratuito e sicuro, la maggioranza postfascista lavora sin dalle prime battute della legislatura contro l’autodeterminazione delle donne. A parole i postfascisti non intendono mutare il testo della 194, nei fatti, con il riconoscimento della soggettività giuridica dell’embrione, l’attacco alla libertà femminile è esplicito.

Già lo scorso 28 settembre, nella Giornata mondiale per l’aborto sicuro, le associazioni e i movimenti femministi avevano manifestato in tante piazze italiane contro il rischio di una ulteriore offensiva sul corpo delle donne: la destra reazionaria – fascista e postfascista – parte sempre dalla volontà di disciplinare il corpo delle donne, relegandole a madri della patria e di figli sani e senza devianze.

D’altro canto, per Giorgia Meloni, la Polonia, dove il diritto di aborto è negato, è un modello.

La resistenza a questa maggioranza è partita dalle piazze femministe.
Ed è dalla parte della resistenza e dell’autodeterminazione delle donne che troverete, sempre, Rifondazione comunista.
Se la destra prova ad approvare leggi del genere promuoveremo immediatamente un referendum per abrogarle.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Eleonora Forenza, direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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