Acerbo (Unione Popolare) non dimentichiamo l’11 settembre del popolo Rom

Acerbo (Unione Popolare) non dimentichiamo l’11 settembre del popolo Rom

Ci sono tante ragioni che rimandano a questo giorno, dal Cile alle Torri Gemelle, ma un’altra ricorrenza è totalmente rimossa. L’11 settembre del 1940 il regime fascista, attraverso una circolare del ministero degli Interni, emetteva a tutte le prefetture un “ordine di internamento”. Nel testo si chiedeva esplicitamente venne ordinato il rastrellamento di tutti gli zingari, nel minor tempo possibile, provincia dopo provincia e tenerli sotto stretta vigilanza nel luogo più appropriati. Il 27 aprile 1941 fu emanata un’altra circolare da parte del Ministero dell’Interno con indicazioni riguardanti l’internamento dei Romanì. Zelo e premeditazione che segnarono nel nostro Paese la prima tappa del Porrajmos (il grande divoramento, come si dice in romanes), ovvero il genocidio di cui anche l’Italia fu artefice e complice. E se si pensa alla condizione dei campi rom, ai decreti sicurezza contro chi vi abita, all’antiziganismo profondo che ancora è forte e ha spesso coinvolto spesso anche sedicenti amministrazioni progressiste evidentemente questa data ha ancora bisogno di essere ricordata.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea e candidato nell’Unione Popolare con de Magistris


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