ECUADOR: Rifondazione a fianco della mobilitazione popolare

ECUADOR: Rifondazione a fianco della mobilitazione popolare

Pubblichiamo l’Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Comitato Politico Nazionale del PRC-SE nella sua riunione del 26-6-2022.

La situazione sociale in Ecuador precipita verso uno scontro sempre più duro.

Il governo iperliberista del banchiere Guillermo Lasso ha scelto la mano dura per fare fronte alla protesta popolare che dilaga per tutto il Paese da due settimane. La repressione criminale di polizia e forze armate ha già provocato cinque morti, decine di scomparsi e centinaia tra feriti e detenuti politici.

La Conaie (Confederación de Nacionalidades Indígenas de Ecuador) ha convocato uno sciopero nazionale e manifestazioni in tutto il Paese che convergono nella capitale, Quito. La mobilitazione ha coinvolto il resto della popolazione, soprattutto i giovani delle città, che non sono disposti a pagare le conseguenze della crisi della globalizzazione neoliberista con  alta inflazione e la crescita dei prezzi del combustibile e degli alimenti. Sono gli effetti della speculazione finanziaria e delle manovre delle multinazionali del commercio che oggi danno la responsabilità alla guerra, così come prima alla pandemia.

Il programma delle mobilitazioni propone un nuovo modello produttivo per il Paese, che rompa con la dipendenza dalle importazioni e metta i contadini in condizioni di soddisfare il mercato interno, garantisca prezzi giusti, e liberi i produttori dall’usura finanziaria e della prepotenza delle grandi catene commerciali, riattivando un ruolo centrale dello Stato.

I  punti del programma contemplano poi la ripresa di un welfare degno di questo nome per tutta la popolazione, che garantisca istruzione, sanità, accesso alla scuola e alla università per tutti. Occorre fermare una volta per tutte l’ondata di privatizzazioni che sta portando ai ceti sociali più poveri, ai ceti medii, in condizioni di miseria profonda, creando le condizioni per nuove emigrazioni di massa, come quella provocate dalla speculazione finanziaria degli anni ’90, quando milioni di persone hanno dovuto emigrare.

La protesta popolare ha trovato una sponda politica nella proposta lanciata dai-lle deputati-e del gruppo parlamentare dell’UNES (movimento per la Revoluciòn Ciudadana – movimento dell’ex Presidente Rafael Correa) che hanno messo a disposizione la loro rinuncia al seggio per far cadere il governo. Anche altri settori moderati potrebbero concorrere a provocare la caduta di Lasso e nuove elezioni.

Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea sostiene la lotta del popolo ecuadoregno contro il governo di Lasso, arroccato in difesa di un modello neoliberista che in America Latina è fallito ed è fortemente contestato, come lo dimostra anche la recente vittoria della sinistra colombiana. Un modello neo-liberista proposto anche nel Trattato di Libero Commercio tra l’UE e l’Ecuador che abbiamo contrastato da sempre.

Il PRC-SE  si impegna nella mobilitazione a fianco del popolo ecuadoregno e a portare le sue istanze anche nel parlamento italiano e quello europeo.

Comitato Politico Nazionale –Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Roma 26-6-2022


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