Rifondazione: referendum, battuto garantismo per soli ricchi della destra
Pubblicato il 13 giu 2022
Rifondazione Comunista esprime soddisfazione mista ad amarezza per la netta bocciatura dei cinque referenda proposti dalle Regioni guidate dalla destra. Purtroppo i quesiti affrontavano in maniera sbagliata temi – come quello dell’abuso della custodia cautelare – che avrebbero richiesto un approccio meno strumentale.
Siamo convinti che la giustizia penale vada riformata a fondo a partire da una corposa opera di depenalizzazione di fatti la cui persecuzione in sede penale è controproducente. Non siamo convinti neppure che la normativa e l’applicazione della custodia cautelare possano continuare a colpire quasi esclusivamente le classi sociali meno fortunate o le lotte sociali più coerenti.
Ieri è stata sconfitta la destra politica con la sua volontà di revanche sulla magistratura e con il suo garantismo per soli ricchi e potenti.
Da oggi riparte la battaglia per una giustizia e un’esecuzione penali uguali per tutte/i a cominciare dall’abolizione dell’ergastolo ostativo, la legalizzazione della cannabis, la cancellazione di residui del codice fascista come il reato di devastazione e saccheggio, la cancellazione dei decreti sicurezza di Minniti e Salvini.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Gianluca Schiavon, responsabile giustizia del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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