
Rifondazione: dalla parte di Mimmo Lucano, contro chi processa la solidarietà
Pubblicato il 25 mag 2022
Inizia oggi, presso il tribunale di Reggio Calabria, il processo in Corte d’Appello all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, condannato in prima istanza ad oltre 13 anni di carcere, una pena doppia rispetto a quanto richiesto dal Pm. La colpa di Mimmo, come quella degli equipaggi delle ong perennemente sottoposte a processo, come quella dei volontari del Baobab, per citare solo alcuni esempi, è quella di non essersi voltati dall’altra parte quando si trattava di aiutare profughi e richiedenti asilo, anche a costo di forzare e di violare leggi palesemente ingiuste. Come Rifondazione Comunista, restiamo al fianco di Mimmo e di chi, con lui, rischia pene che non vengono affibbiate neanche ai più pericolosi criminali. Ma in effetti il crimine di solidarietà, nato dalle menti fervide di esponenti del Partito Democratico oggi dedite all’esportazione di armi e di sistemi di sicurezza militari, è un crimine che turba gravemente l’ordine neoliberista che gli accusatori rappresentano. Un ordine che, come accade da decenni, è causa di guerre, lutti, violenza, accordi diplomatici con impresentabili dittature, politiche di dominio, guadagni per pochi ai danni di molti
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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