Acerbo (Prc-Se): 8 anni fa il massacro nazista di Odessa

Acerbo (Prc-Se): 8 anni fa il massacro nazista di Odessa

Oggi ricorre l’ottavo anniversario del rogo nazista della Casa dei sindacati di Odessa. 42 manifestanti russofoni morirono tra le fiamme e 172 rimasero feriti.
Ad assalire e dare alle fiamme l’edificio furono i neonazisti ucraini che oggi vengono presentati come combattenti per la libertà. Non risulta che nessuno degli assalitori sia stato condannato per l’eccidio.
Dopo il golpe di EuroMaidan i nazionalisti hanno represso le proteste degli ucraini russofoni con violenze e atrocità, misero al bando il partito comunista e altre formazioni all’opposizione, riabilitarono i collaborazionisti col nazismo.
Spero di non essere accusato di putinismo se ricordo che la vicenda ucraina è complessa e non può essere raccontata in maniera manichea.
Non si può dire che tutti gli ucraini filo-occidentali siano nazisti come sostiene la propaganda russa, ma neanche minimizzzare caratteristiche inquietanti del nazionalismo ucraino.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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