CRN DI ANCONA: 35 ORE A PARITÀ DI SALARIO, ANCHE IN ITALIA SI PUÒ

CRN DI ANCONA: 35 ORE A PARITÀ DI SALARIO, ANCHE IN ITALIA SI PUÒ

Continueranno a ricevere un salario corrispondente alle attuali 40 ore settimanali i 260 lavoratori del cantiere navale del gruppo Ferretti di Ancona, ma con una riduzione dell’orario a 35 ore lavorando tutti su un unico turno. Un esempio da seguire in tutte le aziende. un risultato quello ottenuto con la firma dell’accordo del contratto integrativo tra azienda e Rsu Fiom-Cgil che andrebbe generalizzato attraverso l’approvazione di una legge per la riduzione drastica dell’orario di lavoro a parità di salario. Una proposta che avanziamo da decenni e che in altri stati, come la Francia, divenne legge nel 1996.
L’aumento enorme della produttività del lavoro degli ultimi decenni rende possibile la ripresa del cammino storico del movimento operaio verso la liberazione di tempo di lavoro a vantaggio di quello da dedicare alla vita, alla cura, alla cultura e allo svago; è una delle risposte fondamentali per contrastare l’irrazionalità di un sistema che vede chi un lavoro ce l’ha fare troppe ore a fronte di un esercito di 6 milioni di disoccupati reali: una disoccupazione e una precarietà funzionali a mantenere le lavoratrici e i lavoratori in una condizioni di sfruttamento e ricattabilità.
In Italia i partiti di governo e il padronato rifiutano pervicacemente persino il dibattito su questo tema così come sul salario minimo, mentre si mantengono leggi che aumentano lo sfruttamento e perpetuano un sistema produttivo fondato su bassi salari e scarsa innovazione;
Non Basta! Con il ripristino della legge Fornero sulle pensioni si allunga nel suo insieme la vita lavorativa e si apparecchia una vita da fame per i futuri pensionati.
Si smetta di spendere soldi per le armi e si utilizzino le risorse pubbliche per creare buona occupazione nella riconversione ecologica dell’economia accompagnata dalla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e dall’assunzione di almeno un milione di dipendenti che rafforzino il ruolo pubblico nella cura delle persone e dell’ambiente.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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