Domani a Roma: Fuori l’Italia dalla guerra in Piazza S.S. Apostoli

Domani a Roma: Fuori l’Italia dalla guerra in Piazza S.S. Apostoli

No alla guerra. No all’economia di guerra. Fuori l’Italia dalla guerra.

Domani 24 marzo 2022, presidio in Piazza Santi Apostoli a Roma, ore 11,30 delle deputate della componente Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

La guerra in Ucraina non sembra trovare uno sbocco diplomatico. In poche settimane le nostre vite sono passate dalla crisi pandemica alla follia della guerra. Di fronte all’inammissibile invasione russa gli Stati dell’Unione Europea, Italia in testa, hanno accettato acriticamente la linea “interventista” dettata dall’amministrazione USA e dalla NATO rinunciando a una qualsiasi via diplomatica. Il Parlamento italiano ha votato quasi all’unanimità (tranne pochi del gruppo Misto e della componente Manifesta) per l’invio di armi, violando l’art. 11 della Costituzione. LA STESSA MAGGIORANZA TRASVERSALE HA VOTATO A FAVORE DELL’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI AL 2% COME DA RICHIESTE USA.
Per fortuna il sentimento nel Paese sembra essere in netta contrapposizione alle scelte dei partiti che sostengono il governo Draghi.Una dimostrazione è sicuramente stata la riuscita della manifestazione contro la guerra di Sabato 5 Marzo a Roma. In piazza quel giorno sono scese circa 50.000 persone con una posizione chiara contro l’invio delle armi e per la pace senza se e senza ma. Altre mobilitazioni si diffondono nel paese.
Se oggi dobbiamo essere chiari nel condannare la guerra intrapresa dal governo russo, altrettanto chiari dobbiamo essere nel denunciare L’INCOSCIENZA E LA MALAFEDE DEI GOVERNI UE E NATO CHE OPERANO PER L’ESCALATION del conflitto.
Mentre scriviamo il prezzo del gas continua a salire, così come l’inflazione e l’aumento dei prezzi dei generi alimentari.Viviamo il paradosso di aver ascoltato per anni che non c’erano soldi per la sanità, la ricerca, il lavoro e la transizione ecologica, mentre in poche ore gli stati europei hanno trovato miliardi di euro per mettere in moto la macchina della guerra, con buona pace di regole, vincoli e patti di stabilità. Creando così un’economia di guerra, a danno dei popoli, contro cui oggi bisogna con forza far sentire la propria voce.
Crediamo che sia arrivato il tempo di sforzarsi di trovare risorse per costruire pace, equità sociale e attuazione dei diritti. L’unico sostegno che può arrivare per il popolo ucraino, per chi in Russia protesta contro la guerra, è dare forza e voce al movimento pacifista.

NON VOGLIAMO:
• LA GUERRA
• L’ITALIA IN GUERRA
• L’ECONOMIA DI GUERRA

VOGLIAMO:
• LA PACE
• UN NUOVO ORDINE INTERNAZIONALE CHE BANDISCA LA GUERRA
• LA FINE DEL POTERE DELLE SUPERPOTENZE DI DECIDERE CHI SONO I BUONI E I CATTIVI NEL MONDO
• LO SCIOGLIMENTO DELLA NATO E DI TUTTI I BLOCCHI MILITARI
• LO STOP AL RIARMO MONDIALE
• LA MESSA AL BANDO DELLE ARMI NUCLEARI

COME DISSE SANDRO PERTINI: CHIUDIAMO GLI ARSENALI APRIAMO I GRANAI!

Deputate della componente Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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