GOVERNO DRAGHI, DOPO LE MANGANELLATE AGLI STUDENTI ARRIVANO LE MANETTE  CONTRO GLI ATTIVISTI NONVIOLENTI

GOVERNO DRAGHI, DOPO LE MANGANELLATE AGLI STUDENTI ARRIVANO LE MANETTE CONTRO GLI ATTIVISTI NONVIOLENTI

Ieri la polizia ha fatto irruzione in un Arnb a #Roma, condotto in una caserma e tenuto in stato di fermo per ore e ore un gruppo di attivisti di Ultima Generazione Extinction Rebellion.

Un intervento repressivo sproporzionato e ingiustificato.
Perché ammanettare giovani dichiaratamente nonviolenti?
Dove sono i garantisti di Palazzo sempre pronti a urlare se sono coinvolti dei potenti?
L’azione della polizia è una risposta repressiva alle azioni con cui gli attivisti di Extinction Rebellion hanno contestato il ministro della finzione ecologica Cingolani e il governo Draghi. Dopo le manganellate agli studenti arrivano le manette ai giovani ecologisti. La cosa più grave è che attivisti da mesi chiedono di essere ricevuti e questo governo non risponde.

Cosa chiedono? L’istituzione di un’Assemblea Civica estratta a sorte che affronti l’emergenza climatica.
Per saperne di più e firmare.
Una campagna che condividiamo.

Il governo Draghi era nato dichiarandosi ambientalista ma in realtà è al servizio delle grandi imprese e delle lobbies.
Come ha gridato Cosmo a #sanremo22 è ora di dire basta al #greenwashing. Massima solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion dal Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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