
GOVERNO DRAGHI, DOPO LE MANGANELLATE AGLI STUDENTI ARRIVANO LE MANETTE CONTRO GLI ATTIVISTI NONVIOLENTI
Pubblicato il 5 feb 2022
Ieri la polizia ha fatto irruzione in un Arnb a #Roma, condotto in una caserma e tenuto in stato di fermo per ore e ore un gruppo di attivisti di Ultima Generazione Extinction Rebellion.
Un intervento repressivo sproporzionato e ingiustificato.
Perché ammanettare giovani dichiaratamente nonviolenti?
Dove sono i garantisti di Palazzo sempre pronti a urlare se sono coinvolti dei potenti?
L’azione della polizia è una risposta repressiva alle azioni con cui gli attivisti di Extinction Rebellion hanno contestato il ministro della finzione ecologica Cingolani e il governo Draghi. Dopo le manganellate agli studenti arrivano le manette ai giovani ecologisti. La cosa più grave è che attivisti da mesi chiedono di essere ricevuti e questo governo non risponde.
Cosa chiedono? L’istituzione di un’Assemblea Civica estratta a sorte che affronti l’emergenza climatica.
Per saperne di più e firmare.
Una campagna che condividiamo.
Il governo Draghi era nato dichiarandosi ambientalista ma in realtà è al servizio delle grandi imprese e delle lobbies.
Come ha gridato Cosmo a #sanremo22 è ora di dire basta al #greenwashing. Massima solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion dal Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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