Ucraina, la Nato grida al lupo al lupo e intanto fa la guerra alla Russia

Ucraina, la Nato grida al lupo al lupo e intanto fa la guerra alla Russia

Paolo Ferrero*

Da parecchi giorni ci sentiamo dire che la Russia sta per invadere l’Ucraina e che quindi i paesi democratici debbono intervenire per impedire questo atto barbarico.

Che cosa sta succedendo veramente? Che gli Usa e la Gran Bretagna, tirandosi dietro la Nato e quindi l’Unione Europea, stanno mettendo a rischio la pace del mondo con una incredibile opera di aggressione economica, militare e politica nei confronti della Russia.

Quali sono i passi di questa aggressione? In primo luogo, il continuo allargamento della Nato ad est, prevedendo che anche l’Ucraina entri a far parte organicamente della Nato e quindi possa diventare sede di tutto l’armamentario nucleare della Nato.

È bene ricordare due cose:

1) Quando Cuba chiese di poter ospitare i missili atomici sovietici, Kennedy arrivò sull’orlo della guerra nucleare pur di impedirlo. Banalmente perché non voleva avere fuori l’uscio di casa dei missili atomici puntati sulla casa… Qualcuno mi sa spiegare per quale motivo la Russia (qualunque sia il suo governo) dovrebbe accettare di avere una miriade di missili nucleari puntati sul suo territorio a pochi chilometri dal confine? Si badi, non una batteria di missili ma una serie di missili atomici schierati lungo centinaia e centinaia di chilometri di confine.

2) Quando venne permesso a Kohl di riunificare la Germania, gli vennero poste due condizioni: la Francia chiese di avere la moneta unica e la Russia chiese di non allargare la Nato ad Est. Di queste condizioni, di cui gli Usa erano garanti, la prima è stata rispettata e la seconda no. Perché? Perché dalla caduta del muro di Berlino la Nato invece di operare per la pace sta costruendo un nuovo ed immenso muro di Berlino contro la Russia? È questa una politica di pace?

In secondo luogo, nelle ultime settimane e segnatamente negli ultimi giorni assistiamo ad una escalation di dichiarazioni e di atti politico militari che configurano una vera e propria strategia della tensione della Nato contro la Russia che viene accusata di voler invadere l’Ucraina.

Addirittura oggi mentre il governo ucraino afferma che non esiste alcuna minaccia imminente, il governo inglese invece rilancia dicendo nei fatti che l’invasione è già iniziata e alcuni uomini russi sono già nel paese. Parallelamente l’Unione Europea ha assunto nuovi e più dure sanzioni contro la Russia, gli Usa e la Gran Bretagna stanno svuotando le loro ambasciate in Ucraina e sul piano militare la Nato sta accerchiando la Russia con un imponente spostamento di aerei, mezzi pesanti, uomini e navi sulla direttrice del Baltico come sul fianco Sud.

In pratica la Nato grida al lupo al lupo e nel frattempo sta mettendo in atto una azione di guerra contro la Russia. Biden si comporta esattamente come Blair che pur di poter invadere l’Iraq mentì spudoratamente in parlamento e all’opinione pubblica. Si accusa la Russia di voler invadere e nel frattempo si concentrano truppe e missili ai suoi confini. Con quale obiettivo? Di arrivare ad una drammatizzazione tale da giustificare nell’opinione pubblica occidentale un conflitto locale che nella logica degli Usa potrebbe anche portare alla divisione dell’Ucraina pur di poter inserire nella Nato e armare il pezzo di Ucraina che gli resterebbe. Con quali effetti devastanti rischiamo di vederlo nelle prossime settimane. Per gli Usa l’obiettivo è spostare il più a Est possibile il dominio della Nato, non costruire o preservare la pace.

Vi è però un ultimo grande obiettivo nel mirino di questa operazione dei governi statunitense ed inglese. Ed è l’Unione Europea e segnatamente la Germania. Con questa operazione ogni dialogo tra Germania e Russia è interrotto ed impedito. Ogni velleità dell’Unione Europea – di tanto in tanto timidamente annunciato – di avere una propria politica estera che banalmente faccia perno sulla propria posizione geopolitica, viene stroncato sul nascere.

Per queste, ed altre ragioni che non ho lo spazio qui per delineare, mi pare che stiamo assistendo ad una vera e propria strategia della tensione da parte dei paesi occidentali e che la democrazia che abbiamo e vogliamo difendere dovremmo anche utilizzarla per non farci colonizzare il cervello dalle campagne di stampa degli Usa e dei loro amici.

Ps. Di Putin penso tutto il male possibile ma questo non c’entra nulla con questo problema.

*Vice presidente, Partito della Sinistra Europea, da Il Fatto Quotidiano

 


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