
DRAGHI NON È IL MALE MINORE
Pubblicato il 22 gen 2022
Il convergere della grande coalizione che sostiene il governo in carica sull’autocandidatura del Presidente del Consiglio rappresenta la definitiva bancarotta della nostra già svuotata democrazia costituzionale. Non si tratta del male minore ma della capitolazione della politica, del riconoscimento formale che contano di più i mercati finanziari e la Casa Bianca che le cittadine e i cittadini della Repubblica italiana.
Draghi non è credibile come garante della Costituzione visto che tutta la sua carriera è stata manifestamente dedicata al superamento delle politiche che si davano come obiettivo l’attuazione del dettato costituzionale. Inoltre la sua eventuale elezione configurerebbe un presidenzialismo di fatto teso ad abbattere l’equilibrio dei poteri previsto dalla Costituzione rendendo il Parlamento un inutile orpello.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Giovanni Russo Spena, responsabile istituzioni del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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