LORENZO DOVEVA STARE A SCUOLA NON MORIRE DI LAVORO A 18 ANNI
Pubblicato il 21 gen 2022
Lorenzo Parelli, morto oggi a 18 anni in un’azienda in provincia di Udine, doveva essere tra i banchi di scuola. Non è il primo incidente grave durante l’alternanza scuola-lavoro nel nostro paese. Non è accettabile che un ragazzo venga mandato in un contesto così pericoloso. La realtà è che l’alternanza non corrisponde per nulla a quanto sostengono le norme che l’hanno introdotta. Ragazze e ragazzi non arricchiscono il loro percorso formativo ma perdono preziose ore di studio che mai nessuno gli restituirà. Si deve insegnare ai ragazzi ad amare la lettura, i libri, la conoscenza non mandarli al macello. Non si può rubare la vita ai ragazzi in questa maniera barbara. Si usa la scusa della formazione per procurare manodopera gratuita alle imprese. Siamo tornati a una società iper-classista. Chi ha introdotto questa legge e l’ha votata è da ritenersi politicamente responsabile di quanto sta accadendo.
A governo e parlamento torniamo a chiedere di abolire immediatamente questa legge infame e che la scuola recuperi il compito che gli assegna la Costituzione,
Ai familiari le più sentite condoglianze del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Roberto Criscitiello, segretario regionale FVG del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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