RIFONDAZIONE: VITTORIA DELLA DEMOCRAZIA IN VENEZUELA. BASTA CON SANZIONI USA E UE

RIFONDAZIONE: VITTORIA DELLA DEMOCRAZIA IN VENEZUELA. BASTA CON SANZIONI USA E UE

Dichiarazione di Marco Consolo, responsabile esteri del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, di ritorno da Caracas:
Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea si congratula per la vittoria delle forze bolivariane in Venezuela.
Domenica 21 novembre si sono svolte le elezioni  regionali e municipali in Venezuela. Si tratta delle elezioni numero 29 in 22 anni.
A questa scadenza elettorale erano accreditati più di 70.000 candidati di 82 formazioni politiche, di cui la maggioranza  dell’opposizione, testimonianza di un grande pluralismo politico.
Ricordiamo che la parte più estremista dell’opposizione di destra è arrivata a chiedere l’intervento militare straniero e sanzioni contro la propria popolazione.
Ma il popolo venezuelano ha parlato forte e chiaro: il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), il partito di Chavez e Maduro, ha ottenuto la vittoria in 20 dei 23 stati e nella capitale. È una vittoria che conferma il cammino  di trasformazione in atto, nonostante la dura crisi economica dovuta, in gran parte, al bloqueo e alle sanzioni USA e UE.
La destra viene castigata dal voto per la strategia distruttiva, che in questi anni non ha portato a casa nessun risultato.
L’elezione è stata seguita in loco da più di 300 “accompagnatori” internazionali.
Tra gli osservatori era presente la delegazione ufficiale della UE che ha potuto attestare il clima sereno, la piena tranquillità e trasparenza di un sistema elettorale automatizzato totalmente a prova di brogli. Una evidente smentita delle dichiarazione di Blinken a nome dell’amministrazione USA che senza inviare osservatori ha dichiarato elezioni non valide.
È ora che la UE rispetti la legalità  delle istituzioni venezuelane, i risultati delle urne, la legittimità  del suo governo e del suo Presidente Nicolás Maduro e prenda le distanze dal golpismo nordamericano.
Il contesto  elettorale era stato preceduto dall’inizio del dialogo in Messico tra governo e opposizione, su iniziativa del governo del Presidente  Maduro.
Un dialogo che purtroppo si è interrotto a causa del sequestro a Cabo Verde, da parte degli Stati Uniti, del diplomatico venezuelano e membro del tavolo del dialogo, Álex Saab.
Rifondazione Comunista esige l’immediata liberazione di Saab, il cui sequestro da parte statunitense è l’ennesimo atto di pirateria extraterritoriale, in flagrante violazione  del diritto  internazionale e della  Convenzione di Vienna.
Allo stesso tempo, è ora di rimuovere tutte le criminali misure coercitive unilaterali che violano i diritti umani della popolazione venezuelana.
Rifondazione Comunista,  si congratula con il popolo venezuelano per questa ennesima prova di democrazia nonostante l’incessante attività di destabilizzazione portata avanti dagli USA e dai loro alleati.
Il Venezuela  bolivariano continua a rappresentare una speranza per i popoli che si battono per la propria liberazione. Lo capiranno il governo italiano e l’Unione Europea? O continueranno a genuflettersi agli ordini della Casa Bianca?

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