Rifondazione: UE, Polonia e Bielorussia senza pietà anche contro i bambini

Pubblicato il 16 nov 2021

Il governo reazionario polacco scatena polizia contro profughi che arrivano da paesi che l’Occidente ha reso al suolo con guerre e destabilizzazione.

Sono raccapriccianti le scene in cui, nel gelo delle zone di confine fra Polonia e Bielorussia, si vedono soldati caricare con idranti gli uomini, le donne e i bambini che pretendono di vivere. Sono meno di 4000 persone a cui l’Unione Europea ha sbarrato la strada col filo spinato. L’Unione Europea non minaccia sanzioni alla Polonia che nega diritto di asilo ma riduce la questione allo scontro con la Bielorussia. Per l’UE va bene Erdogan che i profughi li tiene lontani. Il governo polacco ha annunciato di star per partire con la realizzazione di un muro fra i due paesi, lungo 180 km sui circa 430 di confine terrestre, alto 5,5 mt e dal costo di 353 milioni di euro. Una scelta cinica e inaccettabile su cui l’Ue appare complice. L’importante è per la presidente della Commissione Ursula Van der Leyen, che si realizzi senza costi aggiuntivi per l’UE. Per il presidente del Consiglio Europeo, più sensibile ai richiami e alle sollecitazioni dei 27 governi da cui dipende il suo organismo, questo e altri muri possono essere innalzati anche utilizzando fondi dell’Unione. Un’ Europa che a sessant’anni dalla costruzione del Muro di Berlino, rimuove tale lacerazione e ne promuove di nuove e ancora più escludenti verso chi non ha avuto la fortuna di nascere dalla parte giusta del confine non è riformabile. È un’Unione destinata a sgretolarsi sotto le cui macerie finiranno solo gli innocenti. Rifondazione Comunista è dalla parte di chi, con ogni mezzo, continuerà a non accettare barriere e confini. Gli unici per cui tifiamo sono uomini, donne e bambini che cercano di farsi strada attraverso il filo spinato.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea