Acerbo (Prc-Se): A Bergamo sotto processo antifascisti. Solidarietà al compagno Macario

Acerbo (Prc-Se): A Bergamo sotto processo antifascisti. Solidarietà al compagno Macario

Invece di perseguire i neofascisti a Bergamo sono finiti sul banco degli imputati gli antifascisti, tra cui il nostro segretario provinciale Francesco Macario che a 73 anni viene accusato di resistenza dopo essere stato pure manganellato da un agente.

I fatti risalgono al 28 maggio 2016 quando, come ogni anno, da tutta la Lombardia le antifascisti e gli antifascisti si radunano a Brescia per commemorare la strage di Piazza della Loggia. Nello stesso giorno si teneva a Lovere (Bg) una manifestazione fascista che rappresentava una grave provocazione. I neofascisti commemoravano due militi della Legione Tagliamento nrl cimitero dove sono sepolte tredici vittime del fascismo.

A questi lugubri personaggi fu consentito da questore e prefetto anche di fare corteo, con tanto di paccottiglia da ventennio sfilando tranquillamente per le vie del paese. I manifestanti antifascisti venivano invece caricati a manganellate. Fra questi il segretario di Rifondazione Comunista di Bergamo, Francesco (Cocò) Macario.

Oggi si sta cercando di far passare gli antifascisti – tra cui molti ultrasettantenni come il nostro segretario Macario – come aggressori e non come vittime, cittadini democratici indignati manganellati ingiustamente.

Rifondazione Comunista esprime totale solidarietà al compagno Macario e a tutte/gli antifasciste/i presenti al presidio. Andrebbe rimosso chi ha consentito – questore e prefetto – la provocazione da parte di organizzazioni che per la Costituzione dovrebbero essere sciolte.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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