NO AL LICENZIAMENTO DEI NAVIGATOR, STABILIZZARE TUTTI I PRECARI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

NO AL LICENZIAMENTO DEI NAVIGATOR, STABILIZZARE TUTTI I PRECARI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

Rifondazione Comunista è a fianco delle e dei “navigator” che il 18 novembre manifesteranno a Roma contro la sconsiderata mancata proroga del loro contratto, un vero e proprio licenziamento di massa che colpirà 2400 persone altamente qualificate nelle politiche attive del lavoro.
E’ quanto emerge dalla manovra di bilancio 2022 proprio mentre con l’aumento delle richieste di reddito di cittadinanza ci sarebbe bisogno di un potenziamento dell’organico dei centri dell’impiego drammaticamente al di sotto del minimo necessario e con migliaia di precari, in Lombardia addirittura un
terzo del totale.
Per di più questo licenziamento di massa avviene mentre l’aumento delle richieste e l’inasprimento dei vincoli e dei controlli sui percettori del reddito di cittadinanza sommergeranno gli uffici di un carico di lavoro burocratico che rallenterà le loro funzioni proprie finalizzate all’accompagnamento al lavoro.

E non è un caso. Il governo invece di potenziare come sarebbe necessario il servizio pubblico confermando i/le navigator e stabilizzando le migliaia di precari/e che ci lavorano, lo riduce ancora di più e trasferisce le funzioni alle agenzie del lavoro insistendo sulla strada della progressiva privatizzazione del collocamento come proterviamente chiesto da Confindustria in tutti questi anni.
La stessa Confindustria che chiede che sia abolito completamente il reddito di cittadinanza per rastrellare anche quelle risorse e destinarle alle imprese.

Draghi prosegue con decisione su tutti i fronti lo smantellamento del pubblico mentre farisaicamente nello stesso Pnrr si ammette la mancanza di almeno un milione di dipendenti. Non si assumono i/le dipendenti necessari nella scuola e nella sanità; non si provvede a potenziare gli organici dei comuni, che hanno perso 130 mila dipendenti negli ultimi 20 anni a causa dell’austerità neoliberista, e ora li si accusa di non avere le competenze per progettare e realizzare le opere del Pnrr o per gestire i servizi che col decreto sulla concorrenza vengono privatizzati.

Rifondazione Comunista sostiene la giusta mobilitazione dei navigator considerandola un tassello importante di una mobilitazione generale di tutte e tutti i/le pubblici dipendenti e privati contro le politiche neoliberiste per rilancio del pubblico, il lavoro e i diritti.
Più pubblico meno privato!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea


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