
Fermare la repressione in Turchia
Pubblicato il 14 giu 2013
di Arci nazionale -
Chiediamo al Governo e al Parlamento Italiano di agire urgentemente per fermare la repressione del governo Erdogan in Turchia, assumendo le iniziative necessarie a fare pressione sul Governo turco per:
- porre fine alle violenze contro i manifestanti
- porre fine alla detenzione dei manifestanti, di attivisti sindacali, dei diritti umani e dei social media
- porre fine agli arresti degli avvocati che difendono i manifestanti
- rilasciare tutti i manifestanti arrestati solo per aver preso parte alle manifestazioni
- garantire che contro di loro non vengano avviati procedimenti amministrativi e giudiziari
- garantire il pieno diritto alla libertà di espressione, manifestazione e riunione
- garantire la libertà di stampa e di espressione per giornalisti, bloggers, attivisti dei social media
- garantire l’attuazione di tutti gli accordi e le convenzioni internazionali per i diritti umani, contro la tortura, per i diritti civili e politici ratificati dalla Turchia
- riformare il quadro giuridico e le leggi antiterrorismo per fermare la criminalizzazione delle manifestazioni e delle iniziative della società civile
- promuovere una indagine urgente, indipendente e imparziale sull’uso della forza contro i manifestanti, per accertare le responsabilità materiali e politiche
- fermare la distruzione del Gezi Park
- ascoltare le richieste dei manifestanti e avviare un dialogo per una soluzione democratica della crisi.
Solidarietà ai manifestanti di piazza Taksim e di tutta la Turchia in lotta contro l’autoritarismo e l’islamizzazione forzata, per la democrazia e i diritti.
Primi firmatari:
Sergio Bassoli
Paolo Beni
Raffaella Bolini
Fausto Durante
Flavio Mongelli
Leopoldo Tartaglia
Sostieni il Partito con una
Appuntamenti